di Antonio Iovino
Dopo dodici giornate di campionato la squadra di mister Ventura si trova al ottavo posto con 18 punti, in zona playoff e a 7 lunghezze dal Benevento, attualmente capolista. Dopo una disastrosa stagione assolutamente da dimenticare, i tifosi chiedevano a gran voce un cambio di rotta, sia per puntare concretamente alla massima serie, sia per riscattare le sofferenze patite sino al rigore decisivo di Di Tacchio in quel di Venezia. La parola va quindi a loro, per fare il punto della situazione dopo quasi tre mesi di campionato. Incominciamo con il pensiero di Matteo Cardamone: “Rispetto agli altri anni la squadra è molto più completa. Se proprio si vuole eccepire una mancanza, essa riguarda l’attacco, sarebbe necessario qualche elemento più prolifico perché il reparto è sterile e lo si è visto anche nella trasferta di Cremona. Tutto sommato però, visto che siamo a ridosso della zona playoff, credo che il campionato disputato fino ad oggi sia soddisfacente. Se la società interviene a gennaio inserendo anche un attaccante più prolifico, penso che la Salernitana possa legittimamente ambire ai playoff e magari, come tutti si augurano, approdare in serie A dato che, una città come Salerno e una tifoseria come quella granata, non possono latitare per anni in serie B, si può ambire legittimamente al salto di categoria e credo che questo, la società, lo abbia capito”. Giovanni La Padula, presidente del club “Amici della Salernitana” del quale si fa portavoce, dichiara: “Se facciamo il raffronto con l’ultima stagione, ci sono tante situazioni che sono completamente diverse. Rispetto allo squallido campionato disputato lo scorso anno, oggi, quantomeno, c’è un’idea. Il problema però è un altro, bisogna vedere fino a che punto arriva questa idea e fino a che punto la volontà; la società, se ha intenzione di provare ad essere competitiva, è normale che a gennaio debba fare i tre acquisti che facciano la differenza, elementi superiori alla categoria. Secondo il mio modestissimo parere, questa squadra ha bisogno di un difensore di esperienza e dai piedi buoni, e almeno di un attaccante forte (ma se ne prendi due, meglio) come ad esempio Torregrossa o Lamantia. Serve qualcuno già mentalmente pronto, che abbia voglia di rivalsa, il gioco di Ventura ti permette di creare diverse palle gol ed è normale che gli interpreti siano fondamentali”. Sempre La Padula prosegue affermando: “Rispetto allo scorso campionato, quindi, stiamo facendo sicuramente molto meglio però, essendo la classifica molto corta e il campionato molto equilibrato, bisogna fare attenzione e bisogna essere organizzati perché con due sconfitte vieni risucchiato nei playout e, dietro di noi, ci sono squadre che, secondo me, sono molto più atterzate della Salernitana. Se andiamo ad analizzare i gol segnati dalla squadra, la maggior parte nasce da palla inattiva, su azione non riusciamo a segnare nonostante i granata, tranne che in un paio di occasioni, abbiano creato almeno tre o quattro palle gol a partita. Il problema, quindi, è di qualità e per fare un campionato competitivo bisogna intervenire nel modo giusto: se la società vuole, sa come farlo; se non vuole, ecco che il problema della multiproprietà diventa determinante. Sulla carta ci sono 8/9 squadre che sono oggettivamente più forti di noi, soprattutto in attacco dato che a centrocampo, nonostante ci manchi il regista, la qualità c’è. Bisogna anche chiarire la posizione di Cerci perché, se è un giocatore che mentalmente ormai è “cotto”, a gennaio è meglio piazzarlo da un’altra parte o rescindere il contratto; credo che sia improponibile che a dicembre non abbia dieci minuti nelle gambe, non posso pensare che ciò sia figlio del fatto che non giochi da un anno perché anche io, se mi allenassi tutti i giorni per quattro mesi, perderei venti chili”. Proseguiamo con le parole di Paolo Santucci: “Penso che la Salernitana sia un cantiere aperto, Ventura sta plasmando un gruppo che sicuramente, nel futuro, farà meglio. Oggi rimaniamo tutti con l’amaro in bocca perché, per esempio, di fronte ad una prestazione come quella di Cremona, restiamo perplessi. Credo che però i giovani come Maistro, Cicerelli, Pinto e Kiyine, siano giocatori di un certo livello che, piano piano, si amalgameranno con il resto del gruppo e non avremo che soddisfazioni. Bisogna avere fiducia nel tecnico e, soprattutto, nella società perché senza soldi non si cantano messe e infatti ci sono tante squadre, anche di grosso blasone, che languono in serie C se non in D”. Per concludere, le parole di Massimo D’Alma: “Fino ad oggi, nonostante una rosa incompleta, la squadra si sta ben comportando, forse grazie alla buona qualità presente in campo (Kiyine, Akpa Akpro, Cicerelli e Maistro). Chiaramente risente della mancanza di una punta d’area, di un bomber e di ricambi all’altezza, con il solo Gondo sorprendente e con Cerci rivelatosi una delusione assoluta. Fin qui si è vista bene la mano dell’allenatore anche se gli avversari iniziano a renderci la vita più difficile in quanto ci conoscono sempre più. Tocca a Ventura provare a trovare qualcosa di nuovo e alla società non fallire l’appuntamento con il mercato di gennaio. Il campionato sembra abbastanza equilibrato e la classifica corta più che mai, non so se perché di basso livello o meno ma, secondo me, possiamo provare a dire la nostra”.