di Fabio Setta
salerno – Due volte in vantaggio, due volte raggiunta. Senza quel cinismo necessario per fare un ulteriore salto di qualità. Non ha entusiasmato ma stava riuscendo a portare a casa la terza vittoria consecutiva. Invece ad uscire con il sorriso dall’Arechi è la Cremonese che allo scadere con Ciofani trova il 2-2 che ha lasciato l’amaro in bocca alla Salernitana di Nicola che pure avrebbe firmato per conquistare quattro punti tra Lazio e Cremonese. L’amarezza c’è perché comunque per i granata la partita era iniziata davvero nel migliore dei modi. Al 3’ dopo una combinazione Candreva-Mazzocchi dopo una smanacciata di Carnesecchi, da rapace d’area di rigore, Piatek aveva subito sbloccato il punteggio. Sembrava la classica gara in discesa, ben instradata ma invece la Cremonese ha confermato quanto di buono visto finora per quanto concerne mentalità e modo di giocare. A viso aperto, con pressione portata molto alta sui portatori, la squadra di Alvini rapidamente ha preso campo, trovando il pari al 12’ con un gran gol di Okereke dopo che Lovato, schierato al posto di Daniliuc costretto a dare forfait poco prima del match per febbre, si era fatto anticipare da Tsadjout. Primo errore di Lovato, protagonista di una gara da dimenticare con diversi errori, una palla persa e regalata a Buonaiuto al 42’ su cui ha salvato Sepe e poi l’infortunio a inizio ripresa. Errori di Lovato a parte, la Salernitana ha sofferto le iniziative avversarie, la velocità di Okereke e la fisicità di Tsadjout, non riuscendo a imporre il proprio ritmo, giovando a volte in maniera troppo frenetica e poco lucida. La Cremonese che ben ha impressionato in fase offensiva ha però confermato anche tanti limiti in fase difensiva. Così la Salernitana ogni volta che ha si è portata in avanti si è resa pericolosa. Prima Aiwu è stato miracoloso nell’anticipare Piatek su assist di Candreva poi Coulibaly ha sprecato da buona posizione prima di farsi perdonare insaccando alle spalle di Carnesecchi un assist di Candreva (nella foto di Gambardella). Trovato il nuovo vantaggio la Salernitana però non è comunque riuscita a prendere pieno possesso del match, sprecando diverse potenziali occasioni, peccando di lucidità al momento dell’ultimo passaggio, sbagliando idea o tempo di giocata. Così i grigiorossi hanno continuato ad attaccare con tanti uomini e mentre la Salernitana, nonostante gli ingressi di Vilhena, Bonazzoli, Bohinen e Botheim ha continuato a cercare di gestire invece di provare a chiudere la partita. Così a due dal termine ecco l’episodio del rigore, parato, ripetuto e ancora parato da Sepe a Ciofani che ha però avuto l’ultima parola ribattendo in rete il gol del definitivo 2-2. Un pizzico di amarezza in casa, un punto che muove la classifica ed il rimpianto di non aver chiuso una gara che avrebbe potuto rappresentare una svolta cruciale nella corsa verso una salvezza tranquilla.