Stavolta la fiction che lo ha visto protagonista più volte in serie crime come ‘Non Uccidere’, o in film di grande impatto emotivo come ‘Acab – all cops are bastards’, non c’entra. Domenico Diele, volto emergente del cinema e della tv, con partecipazioni in pellicole dirette da Stefano Sollima e Nanni Moretti, dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato dopo aver investito e ucciso la notte scorsa una donna di 48 anni nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano dove l’attore, che è stato arrestato, è impegnato nelle riprese del prossimo film di Marco Ponti ‘Una vita spericolata’. Un titolo che si è rivelato quasi un presagio visto quello che è successo. Le successive analisi cui l’attore è stato sottoposto hanno accertato, infatti, che Diele guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I primi soccorritori giunti sul posto riferiscono di averlo visto sconvolto mentre non si dava pace per l’accaduto. “Che ho fatto, che ho fatto” le sue parole. Sembra che Diele stesse tornando da una festa che si era tenuta a Matera quando, erano circa le 2, con la sua auto ha tamponato lo scooter sulla cui sella c’era Ilaria Dilillo, salernitana di 48 anni, che rientrava a casa dopo aver trascorso una serata con amici. L’impatto è stato letale e la donna probabilmente è morta subito dopo l’impatto con l’asfalto. Diele, 32 anni, origini senesi, ma da tempo trapiantato a Roma, subito dopo l’incidente è stato portato all’ospedale di Salerno per gli accertamenti di rito dove è risultato positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei. E’ emerso, inoltre, che il giovane non potesse guidare, in quanto la sua patente era stata sospesa nel 2016, anche allora per uso di stupefacenti. Gli agenti della Polizia stradale di Eboli lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato. L’udienza di convalida dell’arresto è prevista per lunedì. La salma di Ilaria Dilillo, invece, è stata riconsegnata ai familiari dopo che il medico legale ha effettuato l’esame esterno. Chi la conosceva la descrive come una donna molto solare, benvoluta da tutti, sempre conviviale. Lavorava in uno studio legale salernitano e da poco si stava riprendendo dalla morte della madre che le aveva provocato un periodo di grande tristezza. Viveva con il padre nella zona orientale di Salerno.
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