La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, sulla maxi intossicazione alimentare che ha coinvolto 21 tesserati della U.S. Salernitana 1919 al ritorno dalla trasferta di Genova. I reati ipotizzati dalla pm Paola Crispo, sotto il coordinamento del procuratore Francesco Pinto, sono adulterazione di cibi, lesioni colpose e reati contro la salute pubblica. Le indagini sono affidate alla Digos e prendono avvio da un esposto presentato dai legali del club granata.
Secondo la prima relazione dell’ASL 3, a provocare il malessere generalizzato – che ha richiesto l’intervento dei sanitari degli ospedali di Salerno e Battipaglia – sarebbe stato il riso cantonese (con pollo, verdure e uova) mal conservato e lasciato per ore all’interno del pullman, esposto al caldo.
Diversa la ricostruzione fornita dalla Salernitana, che respinge ogni accusa: il cibo da asporto, preparato dall’hotel Novotel di Genova, sarebbe stato ritirato poco dopo le 16 della scorsa domenica, trasportato in un mezzo climatizzato fino allo stadio Marassi, e successivamente consegnato negli spogliatoi alla fine della partita.
I magistrati sono ora al lavoro per verificare le responsabilità, chiarire eventuali negligenze nella catena del freddo e accertare se ci siano stati comportamenti contrari alle normative igienico-sanitarie. Gli esiti delle analisi e degli accertamenti sul cibo incriminato saranno decisivi per stabilire la verità.





