di Marco De Martino
SALERNO -Come si poteva prevedere, Lega B e Figc sono passate al contrattacco. Secondo quanto trapelato in queste ore, i massimi organi calcistici rifiuteranno il possibile allargamento della serie B 2025/2026, con il paventato cambio di format dalle 20 alle 22 squadre, mentre daranno il via libera alla disputa dei playout entro la fine di giugno, entro i termini regolamentari della stagione calcistica. Sia la Lega che la Figc, così facendo, si assumerebbero responsabilità e conseguenza di una possibile battaglia legale a colpi di ricorsi da parte del Brescia e di tutte le altre società coinvolte, Salernitana inclusa.
IL CALENDARIO DEGLI EVENTI Per conoscere le possibili date di disputa dei play out bisognerà attendere le prossime ore. Questa mattina il primo appuntamento in agenda: alle 10 il Brescia, assistito dallo studio legale Tonucci e senza la presenza di Massimo Cellino, sarà ascoltato dalla Procura Federale a Roma. In caso di legittimo impedimento, l’audizione potrebbe slittare a domani, giorno in cui dovrebbe anche essere inflitto alle rondinelle il deferimento ed i quattro punti di penalizzazione, due per violazioni Irpef e due per Inps. Sempre per domani è in programma l’Assemblea di Lega di serie B mentre lunedì si riunirà il Consiglio Federale FIGC, che tra gli argomenti all’ordine del giorno ha aggiunto proprio la questione play out di B. Il primo grado di giudizio relativo al caso Brescia è invece calendarizzato per il 2 o per il 3 giugno presso il Tribunale Federale Nazionale, mentre l’appello del Brescia dovrebbe tenersi nella settimana dal 10 al 14 giugno.
Le date dei playout Quando si giocherà Sampdoria-Salernitana? Il 12 giugno a Genova e il 18 giugno a Salerno, al massimo si potrebbe posticipare di una settimana con il 19 giugno per l’andata e al 24 giugno per il ritorno. Tutte date che entrano in conflitto con il calendario FIFA. Tra l’1 e il 9 giugno infatti si giocheranno le partite internazionali e la Salernitana potrebbe non avere a disposizione Lochoshvili, Hrustic, Stojanovic, Bronn e Christensen. Se così fosse, cosa accadrà?





