Se l’anno calcistico, in versione Salerno Calcio, si è concluso con la vittoria del campionato di serie D, la sfida dei numeri è terminata “quasi” in pareggio. E’ stato approvato ieri il bilancio d’esercizio dell’Us Salernitana con un leggero passivo tutt’altro che sorprendente visto che la società di Lotito e Mezzaroma è stata costretta a ripartire, dopo la cancellazione del Salernitana Calcio, dalla serie D. Scarso l’appeal commerciale e ricavi praticamente nulli. “Allo stato attuale è praticamente impossibile pensare ad un autofinanziamento – tuona Lotito”. Ed in effetti per far quadrare i conti,
come sottolineato nei giorni scorsi, è stata perfezionata un’operazione con Lazio marketing che ha acquisito i diritti per la commercializzazione dell’immagine del club per seicentomila euro. Cifra che è servita a coprire la gestione della passata stagione comunque onerosa in considerazione degli ingaggi fuori categoria di alcuni elementi (vedi Biancolino, Mounard e Montervino). Poche le entrate derivanti dal marketing e quindi dalle sponsorizzazioni. Da rilevare che l’accordo principale con lo sponsor principale (Euronics ndr) della passata stagione è stato siglato a campionato iniziato così come per l’altro partner commerciale Caffè Motta. Pochi gli introiti derivanti dalla cartellonistica e dai diritti televisivi con gli incassi al botteghino, rilevanti per la categoria, ma con scarsa incidenza sul bilancio del club. Le cose non andranno meglio quest’anno. La Salernitana non ha ancora trovato l’accordo per uno sponsor principale da esibire sulla maglia granata nonostante il ritorno della storica denominazione sociale. Non decolla neanche il merchandising ed il club ha deciso anche di rinunciare anche ai contributi Lega per l’impiego degli under. “Il bilancio? Cosa c’è da dire, volete sapere chi ha cacciato i soldi – chiede quasi stizzito il patron. Si tratta di società private ma comunque, per la trasparenza, il bilancio è pubblico e chi sarà interessato potrà leggerlo. E’ chiaro che in questo contesto è impossibile parlare di “autofinanziamento”. Per vincere il campionato c’è bisogno di calciatori come Ginestra, Guazzo e compagnia e perciò
abbiamo deciso di rinunciare anche ai contributi elargiti dalla Lega per l’utilizzo dei giovani. C’è poco da dire, questa al momento è la situazione – chiosa il patron granata”. Tradotto: la Salernitana senza il determinante sostegno della Lazio farebbe non poca fatica a gestire un campionato di Legapro. Per un’inversione di tendenza, oltre alle presenze maggiori allo stadio reclamate nei giorni scorsi, diventa fondamentale la scalata verso il grande calcio…. In caso contrario bisognerà restare aggrappati alla Lazio e tenersi forte per evitare pericolosi ruzzoloni.