enzo sica
24 maggio 1999 – 24 maggio 2024. Venticinque anni fa, un quarto di secolo è trascorso da quella immane tragedia granata dell’incendio sul treno speciale di tifosi (oltre 1500) proveniente da Piacenza al termine dell’ultima partita del campionato di serie A che con il pareggio della squadra allora allenata da Oddo (1 – 1) ne decretò, purtroppo, la retrocessione in serie B dopo un solo anno di permanenza nella massima serie.
Tante ancora oggi le testimonianze raccolte di coloro che erano presenti allo stadio e poi sul treno numero 1681 che tornava a Salerno, che ancora oggi ricordano quegli attimi atroci in cui scoppiarono dapprima alcuni disordini nel lungo percorso dall’Emilia verso la Campania e poi soprattutto quell’incendio nella galleria Santa Lucia (alle porte della stazione di Salerno) in quel vagone che, purtroppo, portò alla morte i quattro giovani tifosi.
Il primo a ricordare ancora quei tristi momenti, mai cancellati, è il collega Antonio Peluso, grande tifoso anche lui che raccontò con la radiocronaca a Radio Bussola 24 quella strana> partita di Piacenza che, purtroppo, solo con un successo della Salernitana le avrebbe garantito la tanto auspicata salvezza anche meritata nel massimo campionato. <Ricordo benissimo il grande esodo di tifosi granata presenti allo stadio Garilli di Piacenza, la voglia di aver raggiunto l’Emilia con la speranza di salvarsi, quel treno speciale allestito ma anche in tanti che con auto proprie non vollero mancare a quell’appuntamento al Garilli aspettandosi la tanto attesa salvezza. Un vero e proprio esodo che tutti auspicavano potesse concludersi, vincendo, con una grande festa. Il pareggio, la retrocessione, quella tragedia dell’incendio del treno che colpì, oltre alle tre famiglie, anche la quarta. quella del nostro collega Giovanni Vitale che nell’incendio del vagone del treno perse il figlio, Simone, giovane vigile del Fuoco.
Antonio Carmando del club mai Sola, uno che segue sempre la sua Salernitana da anni ed era anche a Piacenza in quel lontano 1999 fa uno sforzo di memoria anche se la commozione è tanta: < Si c’ero anche io a Piacenza, eravamo in tantissimi pronti ad esultare per la salvezza ma fu un giorno tristissimo sia per il pareggio che il giorno successivo perchè arrivati a Salerno fummo avvolti da questa immane tragedia con le notizie che si susseguivano e sulla morte dei tifosi in quell’incendio. Erano tifosi come noi i 4 che ci hanno lasciato e per noi rimane sempre un giorno triste. Noi come club Mai Sola ogni anno nella giornata dedicata ai defunti siamo sempre li, al Cimitero, a ricordarli. Negli ultimi anni ne sono morti davvero tanti tifosi della Salernitana e noi li vogliamo sempre ricordare. Come club rinnovo le condoglianze ai familiari tutti anche se dico che un vero tifoso non muore mai>..
Per Andrea Criscuolo del Salerno club 2010, all’epoca giovane praticante avvocato, oggi anche collega giornalista presente al Garilli il ricordo è sempre vivo. > Sono trascorsi già 25 anni da quel drammatico giorno ma nessuno può dimenticare. Ricordo bene le speranze di salvezza che non perdemmo mai nel viaggio di andata al Garilli e nel corso della gara stessa. Poi l’ansia terribile durante la partita, l’ amarezza e la delusione incredibile della beffa finale. Rammento inoltre l’odore acre del fumo proveniente da quel treno maledetto che arrivò nella stazione di Salerno, le notizie più disparate che si rincorrevano, poi le drammatiche certezze e quella sciagura che ci ha segnato profondamente ed ha cambiato per sempre la magnifica tifoseria granata. E pensare che ancora oggi c’è qualche insensato che per prendere in giro la torcida salernitana inneggia a quella assurda tragedia. I nostri 4 angeli saranno sempre nei nostri cuori>.
Chiudiamo con l’avvocato Orlando Caponigro, altro tifoso doc della Salernitana che ricorda quella tragedia di 25 anni fa e fa un auspicio per il futuro immediato della società di Iervolino che è purtroppo retrocessa in serie B. <Il ricordo di allora, di 25 anni fa, di quella tragedia è indelebile e mai potrà essere cancellato dalla storia della nostra Salernitana visto che ancora oggi scuote le nostre coscienze e pensiamo ai quattro ragazzi scomparsi. Cosa dire? Bisogna sempre ricordare quegli Scomparsi nella galleria Santa Lucia anche a tanti anni di distanza con la speranza che quelle tragedie non si verifichino più sperando, nel contempo, che anche se la squadra, questa Salernitana, è retrocessa in serie B il pubblico salernitano dimostri serietà e positività come ha fatto vedere in questa stagione così difficile sotto tutti i punti di vista>.