di Monica De Santis
“Per i soggetti fragili e per tutti coloro che hanno dai 60 anni in su, se sono passati sei mesi dalla somministrazione della seconda dose del vaccino anti – covid è fondamentale andare a fare la terza dose”. A lanciare l’appello il dottor Saggese Tozzi, referente per l’emergenza Covid dell’Asl di Salerno… “Non bisogna avere nessuna paura della terza dose, anzi bisogna farla il prima possibile. Sul sito dell’Asl è possibile sapere i giorni e gli orari in cui sono aperti i centri vaccinali e quindi i cittadini si possono recare tranquillamente per ricevere la somministrazione. Anche perché la copertura immunitaria si indebolisce con il tempo e quindi si rischia di sprecare tutto il lavoro fatto. Bisogna rinforzare il loro sistema immunitario in difesa dal Covid”. Una somministrazione, quella della terza dose, sempre su base volontaria, ma stavolta non per chiamata attraverso la piattaforma, come precisa lo stesso Saggese… “Ci sono dei centri vaccinali che invitano i cittadini a recarsi in un determinato giorno ed ora per la somministrazione della terza dose, ma in molti altri, visto che non ci sono più le lunghe fila d’attesa ci si può recare quando si vuole, ripeto basta guardare sul sito dell’Asl quando sono aperti i centri e andare lì per avere il vaccino”. Centri vaccinali aperti anche per coloro che devono ricevere ancora la seconda dose e anche per coloro che devono ricevere la prima dose di vaccino… “Da ieri per la terza dose viene utilizzato anche il vaccino Moderna per certe condizioni e non abbiamo nessun problema di dosi di vaccino, abbiamo scorte sufficienti. Voglio anche tranquillizzare coloro che hanno ricevuto Astrazeneca come prime due dosi di vaccino o chi ha ricevuto l’unica dose di Jhonson. Riceveranno come terza dose Phizer o Moderna perchè è stato appurato che non vi sono controindicazioni. L’ultizzo del vaccino Moderna, inoltre ci sarà molto utile per fare le somministrazioni domicialiri per i soggetti fragili. E questo è un potenziamento che era necessario” A chi teme che la terza dose possa andare in contrasto con il vaccino anti influenzale Saggese spiega che… “Nessuna controindicazione neanche in questo caso, anzi è possibile fare contestualmente entrambi i vaccini. Il medico di base che fa i vaccini può farli entrambi nella stessa giornata. In teoria si potrebbe fare anche presso i nostri centri, però è un po’ più difficile perché bisognerebbe avere i sistemi attivi pronti a registrare tutti e due perchè sono due registrazioni diverse”. Il referente per l’emergenza Covid dell’Asl di Salerno parla anche dell’aumento dei contagi nella nostra provincia… “L’aumento dei casi preoccupa tutti. E ci dice che non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a tenere le mascherine, a lavarci le mani, a mantenere una certa distanza. Il vaccino limita le complicanze e fa diminuire la circolazione del virus, ma non lo fa scomparire. Basta guardare i paesi intorno all’Italia dove i casi stanno aumentando e non di poco. Dobbiamo stare attenti. I casi che stiamo registrando in questi giorno sono casi che si stanno verificando in ambienti comunitari, nelle scuole. Ecco allora perché è importante continuare a seguire le semplici regole e soprattutto a far si che il maggior numero di persone sia vaccinato”. Alcuni preside hanno chiesto di far diventare scuole sentinella anche gli istituti superiori? “Sono due situazioni diverse. Dobbiamo spiegarci bene. Le informazioni che ci arrivano dai tamponi salivari che si stanno facendo nelle scuole sentinella sono abbastanza rassicuranti. Ma questo è un monitoraggio, è un qualcosa che si fa per capire come circola il virus tra la popolazione che non può essere sottoposta a vaccino. I tamponi tradizionali, quando c’è un positivo o un focolaio, noi li continuiamo a fare, come continuiamo a fare il tracciamento su tutte le persone venute a contatto con il positivo o i positivi. Non possiamo metterci a fare i licei scuole sentinella, sarebbe fuori contesto. Le scuole sentinella sono un campione rappresentativo della popolazione scolastica, ma sono un campione, non sono la popolazione scolastica. Quindi per le altre scuole se c’è un caso di un positivo in quel caso si attiva la procedura di tracciamento classica, quella che abbiamo sempre adottato da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. Noi abbiamo tutti i nostri servizi, sia quelli vaccinali, che quelli Usca, attività e pronti, non abbiamo smobilitato niente, non abbiamo chiuso niente, quindi siamo pronti in caso di emergenze, sicuramente fino al 31 dicembre, poi vedremo quello che deciderà il Govenro”. Nelle due scuole di Eboli ed Albanella la situazione attuale? “Abbiamo rintracciato tutte le persone venute a contatto con i positivi, abbiamo fatto i tamponi, per alcuni siamo in attesa dell’esito. La situazione è sotto controllo per il momento”. Salerno e provincia restano ancora tra le più virtuose d’Italia per numero di vaccini effettuati? “Siamo sotto un milione e 600 mila dosi di somministrazione. Siamo ben oltre l’87% di premi dose e 78% della seconda dose. La città di Salerno è tra le più virtuose d’Italia e la provincia si difende bene. Siamo in una situazione buona, ma io insisto, non dobbiamo avere tetti, dobbiamo arrivare al massimo. Dobbiamo vaccinare tutti coloro che possono essere vaccinati. Abbiamo dato una grande prova, aderendo alla campagna vaccinale sin dal primo momento. A differenza di altre città, non abbiamo dovuto aspettare l’obbligo del green pass per raggiungere l’ommunità di gregge, ci siamo arrivati molto prima. Ora però dobbiamo completare, riuscendo a vaccinare anche chi non l’ha fatto fino ad oggi”.