Con voto unanime e su proposta del gruppo di minoranza, il Comune di San Giovanni a Piro ha deciso di istituire ufficialmente la Giornata dell’Internato Militare Italiano, da celebrarsi ogni anno il 20 settembre. Una scelta di alto valore morale e storico, che riconosce e restituisce memoria ai 24 concittadini internati nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
L’annuncio arriva a seguito di un’importante ricerca condotta dalla professoressa Rosina Zucco, consigliera nazionale dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) e direttrice del museo Vite di IMI di Roma. Il suo lavoro di documentazione è nato anche grazie all’incontro con il comune sangiovannese durante un evento presso l’Archivio Flamigni, nella Capitale, dove si presentava il libro “La Luna al suo comando. Storia di Felice Magliano Internato Militare Italiano”, scritto da Lorella Beretta e che racconta l’avventura di Felice Magliano. Quest’ultimo, morto nel luglio del 2022 all’età di 108 anni, era tra i più longevi della Campania e unico deportato salernitano in vita. Ha conosciuto la tragedia dei campi di concentramento dei tedeschi. Fu chiamato alle armi nel 1940 e fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre del 1943. Da quel momento in poi ha iniziato il suo calvario nelle varie prigioni tedesche: Libia, Albania, Serbia, Croazia, Dalmazia, Slovenia, Ungheria e infine Austria.
Il prossimo 20 settembre si terrà la prima cerimonia ufficiale, che prevede la lettura dei nomi dei 24 IMI originari di San Giovanni a Piro, seguita da un momento di raccoglimento e riflessione collettiva. L’iniziativa non sarà episodica: è stata infatti annunciata anche la creazione dell’Albo comunale degli IMI, uno strumento permanente per custodire e tramandare la memoria di questi uomini coraggiosi.
Ogni anno la ricorrenza sarà arricchita da convegni, dibattiti pubblici e attività culturali, coinvolgendo scuole, istituzioni e associazioni del territorio.
San Giovanni a Piro diventa così uno dei pochi comuni italiani ad aver riconosciuto in modo formale il sacrificio degli Internati Militari Italiani, spesso rimasti ai margini della grande narrazione storica.
Vito Sansone





