di Erika Noschese
Azione tenda la mano al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dice sì al terzo mandato. È quanto emerge dalle parole dell’onorevole Ettore Rosato, vice segretario di Azione, ieri a Salerno a sostegno della candidatura al Parlamento Europeo di Gigi Casciello. «Il terzo mandato per De Luca è un tema di scontro con cui si nascondono i veri problemi. Invece di occuparsi del rapporto tra Regione-Stato, la destra si occupa del terzo mandato e quindi si costruisce tutto con una lotta personale a De Luca. Per noi non è un problema il terzo mandato, non deve essere un vincolo. Da questo punto di vista, se ci saranno le condizioni, noi lo sosterremo. Se il governo si metterà di traverso, sarà difficile», ha detto infatti Rosato. Un passo in avanti verso l’ex sindaco di Salerno emerge anche dal giudizio sull’operato politico: «Credo che De Luca abbia saputo fare molte cose. Ci sono anche cose su cui noi rileviamo delle deficenze da colmare ma questo succede in qualsiasi maggioranza di governo. La politica non funziona vedendo tutto buono o cattivo». E in merito alla posizione politica di De Luca, in vista delle prossime Europee, con un ipotetico sostegno al segretario nazionale del Psi, oggi capolista per il collegio sud con Stati Uniti d’Europa dice: «secondo me il presidente è abbastanza equidistante da tutte le forze della sua coalizione. Mi dovrei mettere a polemizzare perchè ha fatto un’iniziativa con Maraio? Figuriamoci. Credo che il tema della campagna elettorale sia mostrarsi credibili ai cittadini, non contare i numeri delle apparizioni sulle locandine». Intanto, secondo il vice presidente di Azione il partito si appresta ad affrontare la tornata elettorale in buona salute: «Stiamo crescendo. Lo dicono i sondaggi ma anche la percezione che registriamo incontrando le persone. Le campagne elettorali servono per raccontare un progetto. Noi non riusciamo a fare promesse come l’abolizione del povertà o delle accise, ci sono dei problemi che vanno affrontati con persone competenti, quelle che noi mettiamo in campo in questa campagna elettorale e lo facciamo con un programma in cui diciamo che l’Europa è utile all’Italia e viceversa – ha aggiunto il deputato – È casa nostra e dobbiamo organizzarla al meglio, dobbiamo far sì che ci sia un progetto per rendere la nostra comunità europea più forte rispetto ai rischi che abbiamo intorno. Noi non possiamo pensare che il Mezzogiorno sia un peso per l’Italia e per l’Europa. È una grandissima risorsa ma bisogna investirci. Questo governo ha fatto esattamente il contrario. La Zes unica si rivela un boomerang per il Sud. Salvini parla solo del Ponte sullo Stretto come se, realizzando il ponte, i problemi del Mezzogiorno, si risolvano tutti. Togliere la decontribuzione per le assunzioni è un duro colpo per l’economia del Mezzogiorno. Non ne hanno fatta una che aiuti questo territorio». Immancabile l’attacco al governo nazionale e al vice ministro Matteo Salvini in merito all’autonomi differenziata: «è un grande spot elettorale che Salvini usa al Nord, venendo qui a proporre il Ponte sullo Stretto. Lui dice “ma siamo pari”: da una parte l’autonomia differenziata e dall’altra parte il Ponte. Mi sembra che stia facendo di tutto per danneggiare questo territorio». E sulla decisione di non avere una vera collocazione politica ma spingersi verso il centrodestra o il centrosinistra, a seconda dei candidati dice: «Noi facciamo la stessa cosa che fanno gli elettori: prendete i dati delle Europee e metteteci vicino i dati delle amministrative dello stesso giorno; gli elettori votano a seconda di ciò che vedono e se c’è un bravo sindaco lo sostengono, a prescindere dalla destra o dalla sinistra. Noi facciamo la stessa cosa: decidiamo qual è il miglior candidato da supportare alle amministrative, con la consapevolezza che bisogna governare quel territorio e noi facciamo una scelta di merito».