di Erika Noschese
Sono trascorsi ormai 3 mesi dalla scomparsa di Rocco Acocella, lo skipper salernitano che lo scorso 23 giugno è partito dall’isola di Saint Martin, nelle Antille francesi per raggiungere il porto colombiano di Barranquilla, dove avrebbe dovuto lavorare come guida turistica per un noto tour operator. Nei giorni scorsi, numerose le segnalazioni di avvistamenti di persone che somigliano al velista salernitano ma, ad oggi, nessuna sembra trovare effettivamente riscontro. Intanto, la fidanzata di nazionalità tedesca Annabel Adler è in Colombia per partecipare, attivamente, alle ricerche del giovane e per distribuire volantini con la foto e le generalità di Rocco Acocella non solo tra gli abitanti ma anche nelle numerose zone quasi deserte. Al momento, nonostante non vi sia alcuna conferma, resta in piedi l’ipotesi di un guasto al trimarano che avrebbe costretto il velista a raggiungere la terra ferma, ipoteticamente zone disabitate, impossibilitato a mettersi in contatto con la famiglia. Ipotesi, questa, rafforzata dal segnale di emergenza lanciato il 22 giugno e per 19 ore, mentre era a meno di 100 miglia dalla costa colombiana. La famiglia Acocella infatti sembra essere ancora a lavoro per cercare di risalire ai messaggi radio inviati durante i giorni del segnale di emergenza e nei giorni successivi per tentare di far luce su quanto accaduto. Intanto, solo poche settimane fa la famiglia Acocella ha annunciato di aver preso in affitto degli aerei privati per continuare le ricerche portate avanti dalla Farnesina.