ROCCAPIEMONTE. Agguerrita e determinata, al pari dei suoi colleghi dell’opposizione, Pina Polichetti mette in evidenza il suo temperamento e la sua forza nel tentativo di far prevalere la sua posizione politica, che è anche quella dell’intero gruppo di minoranza. Con un unico obiettivo: togliere lo scettro all’attuale sindaco Carmine Pagano, che il prossimo anno potrebbe ricandidarsi come primo cittadino. L’opposizione a Roccapiemonte sta facendo sentire molto la sua voce nell’ultimo periodo. Può indicarci con quali azioni?
“Più passa il tempo, più sentiamo forte la responsabilità di intervenire, perché è evidente che l’attuale amministrazione sta portando avanti una gestione chiusa, autoreferenziale e spesso distante dai reali bisogni dei cittadini. Abbiamo acceso i riflettori su temi centrali che incidono direttamente sulla vita quotidiana delle famiglie, come l’aumento delle tariffe della mensa scolastica e del trasporto degli alunni. Su questi temi abbiamo richiesto e ottenuto consigli comunali monotematici, aprendo il confronto anche alla partecipazione della cittadinanza. Un altro fronte su cui abbiamo lavorato è quello dei mancati introiti nelle casse comunali. Abbiamo segnalato situazioni anomale o del tutto trascurate da anni: la mancata riscossione delle tariffe per i passi carrabili, la cartellonistica pubblicitaria non regolamentata o soggetta a canoni irrisori. Un punto su cui abbiamo espresso una ferma opposizione è l’utilizzo del project financing per servizi essenziali come la mensa scolastica e i servizi cimiteriali. Il nostro ruolo come opposizione è quello di vigilare, denunciare, proporre alternative, e lo stiamo facendo ogni giorno, con determinazione e spirito costruttivo, ma senza fare sconti a chi governa senza visione e senza ascolto”.
Cosa manca che l’attuale amministrazione non sta realizzando per farla decollare?
“Sì, Roccapiemonte ha senza dubbio una posizione geografica strategica: è un punto di collegamento naturale tra la Valle dell’Irno e l’Agronocerino-Sarnese. Il problema è che questa potenzialità evidente sembra non essere stata colta dalla maggioranza, che continua a governare senza una visione chiara, senza una reale progettualità e senza alcuna ambizione per il futuro del nostro territorio. La prova concreta di questa mancanza di visione è il piano urbanistico recentemente approvato, contro il quale ci siamo opposti con forza. Un’occasione persa per immaginare uno sviluppo armonico e sostenibile: si è invece scelto di proseguire con una cementificazione selvaggia e incontrollata, che va a sacrificare ulteriormente un territorio già fortemente limitato nella sua estensione. In un Comune piccolo come il nostro, ogni metro quadro dovrebbe essere utilizzato con intelligenza e lungimiranza, valorizzando le risorse esistenti e tutelando il territorio, non sacrificandolo a interessi di corto respiro”-
Quali sono i temi su cui Pina Polichetti, personalmente, si sta battendo per smuovere le acque?
“L’opposizione a Roccapiemonte è portata avanti attraverso un confronto costante e una visione condivisa. All’interno di questo lavoro comune, ci sono stati temi che, più di altri, hanno intercettato la mia sensibilità politica e sui quali ho investito con maggiore convinzione e continuità il mio impegno amministrativo. Mi sono fortemente opposta a sprechi di denaro pubblico. Emblematico il caso dei 40.000 euro spesi per adeguare un edificio non comunale, scelto come sede temporanea per gli alunni del plesso “A. Palumbo”, nonostante fossero disponibili strutture pubbliche più idonee e meno onerose. Un’altra questione che ho seguito con grande attenzione è stata la chiusura di via Caracciolo. In tutti questi ambiti, come anche in quelli legati al decoro urbano e alla sicurezza stradale, ho cercato di esercitare un’opposizione seria, costruttiva e fondata su proposte concrete, confrontandomi spesso non solo con l’amministrazione, ma anche direttamente con gli uffici comunali e il comando dei vigili urbani, per segnalare e sollecitare interventi urgenti che migliorino la vivibilità e la sicurezza della nostra comunità. Purtroppo, molte delle nostre richieste sono rimaste inascoltate” .
Regionali.Se la sente di fare qualche pronostico?
“Credo che il centrosinistra abbia tutte le carte in regola per vincere queste elezioni regionali, ovviamente a condizione che sappia parlare con chiarezza ai cittadini e portare avanti temi concreti e centrali per il futuro della Campania: lavoro, sanità, ambiente, giovani, istruzione. Personalmente, sono onorata di essere stata recentemente eletta nel Direttivo regionale del Partito Democratico: un incarico che considero importante, soprattutto per una giovane donna che si è affacciata da poco alla vita politica. È un segnale di fiducia che mi motiva ancora di più a contribuire con serietà e responsabilità”.
L’attuale sindaco potrebbe ricandidarsi. L’opposizione si sta già muovendo per formare una squadra da far scendere in campo e contrastare l’eventuale ricandidatura di Pagano? Pina Polichetti scenderà di nuovo in campo?
“Se dovessi scendere in campo, sicuramente non lo farei per contrastare qualcuno. Credo, inoltre, che il problema non sia solo il vertice di questa amministrazione, sarebbe troppo facile scaricare tutte le responsabilità su una sola persona, è tutta la squadra di maggioranza che, fino a oggi, non è riuscita a portare a casa i risultati che la comunità si aspettava. Serve un cambio di passo, un metodo diverso e soprattutto persone che abbiano voglia di fare, di lavorare, di spendere il loro tempo per migliorare il paese. Menti giovani, e non parlo di età anagrafica, ma di idee fresche e innovative, lontane dalla logica della politica di paesello. Detto questo, non vivo di politica e non mi considero una “politica di professione”. Sono un’umile cittadina che ha scelto di mettersi al servizio della comunità, cercando di dare il proprio contributo con passione e spirito costruttivo. Se ci saranno le giuste condizioni, se nascerà un progetto credibile, condiviso e partecipato, allora potrei esserci anche io, direttamente o a sostegno, mettendoci la faccia e l’impegno, con lo stesso spirito di servizio con cui ho iniziato. Per ora restiamo concentrati sull’ascolto e sul lavoro quotidiano. Il resto, come sempre, lo vedremo strada facendo”. Una donna audace e pronta a tirare fuori unghie e denti qualora se ne ravvisasse la necessità per favorire la propria comunità di appartenenza.
Mario Rinaldi





