di Marco De Martino
SALERNO. Roberto Breda e la Salernitana si ritrovano di fronte. A distanza di un girone l’emozione è sempre la stessa ma tante cose sono cambiate. I granata, con Alberto Bollini, hanno trovato una fisionomia di gioco ed una identità di squadra che non avevano con Beppe Sannino. L’Entella, dopo una leggera flessione, è tornata ad essere una compagine in lotta per i play off grazie soprattutto all’ottimo ruolino di marcia interno. Ed a Chiavari, lunedì sera, arriverà la Salernitana a saggiare le ambizioni dei liguri: «Non è così scontato vincere. I buoni risultati ottenuti in casa -spiega Roberto Breda- sono venuti per le prestazioni, per la voglia di fare la partita e di vincere. Alcune vittorie sono arrivate dopo il 90′ proprio perché qui tutti vengono a vendere cara la pelle e come ho detto nulla è scontato. In questo 2017 abbiamo fatto buone cose ma con rammarico per alcune partite fuori casa in cui potevamo fare qualcosa in più. Ora ci aspettano due partite con squadre che hanno qualità come la Salernitana e il Cesena». L’Entella è reduce da un pareggio molto combattuto proprio al Vigorito di Benevento, ultima trasferta affrontata anche dai granata: «Sabato c’è stato il momento in cui soffrire e lo abbiamo fatto bene ma anche il momento dove potevamo colpire ed il loro portiere ha fatto due o tre interventi davvero importanti. E’ stata una prestazione di grande intensità, di personalità, da squadra». Ed ora arriva la “sua” Salernitana. Sulla squadra di Bollini, Breda spende parole importanti: «I granata in questo girone di ritorno hanno avuto qualche passo falso ma hanno anche fornito delle prestazioni importanti. Mi viene da pensare a quella di Benevento dove stavano vincendo fino al 90′ nonostante fossero in dieci. Hanno dato dimostrazione di essere una squadra tonica con ottimi elementi e con dei valori importanti. Dovremo stare davvero molto attenti». Ieri per entrambe le squadre è iniziata la luna settimana di lavoro che le porterà al posticipo di lunedì sera: «Per me è una partita molto particolare e non vorrei regalare qualcosa sotto il profilo dell’atteggiamento. Abbiamo una gara difficile contro una buona squadra e dovremo prepararla bene». Inevitabile, per Breda, parlare del suo rapporto con Salerno: «A dirlo rischio di essere stucchevole, ma è davvero così. A Salerno ho trascorso nove anni che mi hanno dato tantissimo, non solo per i risultati sportivi ma per la condivisione con tutto l’ambiente di quei momenti bellissimi. I risultati possono venire -continua Bredamentre capita più raramente che una squadra identifichi in sè una città ed una provincia intera. Per noi è stato così, in un momento particolare in cui abbiamo fatto un grande calcio che sbandieravamo in giro per l’Italia. Ci sono state anche pagine tristi extra calcistiche -sottolinea il trainer- come i morti dopo la partita di Piacenza o per l’alluvione di Sarno prima della promozione in serie A. Sono stati emozioni molto forti, poi è logico che nella nostra vita ci sono cose che lasciano tanto il segno come è successo a me a Salerno. Il filo d’unione -prosegue Roberto Breda- è la maglia e la condivisione di emozioni che abbraccia tutti. A Salerno chi è sul campo ha la stessa importanza di chi è fuori. Ho avuto modo di assaporare tanti aspetti, dall’essere assessore ad essere cittadino visto che ho casa là e ci torno spesso». Al netto delle emozioni fortissime, come ad esempio quelle vissute all’andata all’Arechi, per Roberto Breda al fischio iniziale la Salernitana tornerà ad essere un’avversaria da battere: «Lunedì si ci rivede in campo, i granata saranno un avversario tosto ma c’è voglia di far bene. Stiamo facendo qualcosa di discreto -conclude Breda- e sta a noi farlo diventare importante».