di Monica De Santis
L’associazione Aisp di Salerno e il Movimento Nazionale “Io apro”, insieme ad altre sigle ed associazioni di commercianti, ristoratori e partite iva si sono ritrovati ieri pomeriggio in piazza del municipio a Napoli per la prima delle quattro tappe delle manifestazioni di protesta contro il governo Draghi, il lockdown e il decreto ristori, che stando a quanto dicono i manifestanti è l’ennesima “presa per i fondelli” da parte delle istituzioni che altro non vogliono che veder morire il commercio di vicinato. In piazza a Napoli vi erano anche i ristoratori di Salerno e Milano, che domenica sera, sono stati ospiti della puntata di “Non è l’arena” condotta da Massimo Giletti. “Il 7 aprile apriremo”, gridano in piazza i ristoratori. “Apriremo in Campania e in tutta Italia, anche se ci sono dpcm e le ordinanze regionali che lo vietano”. Ed ancora i rappresentanti dei vari movimenti ed associazioni scese in piazza hanno proseguito spiegando che “Non vogliamo più ristori, che oramai sono delle vere e proprie elemosine, noi vogliamo solamente ritrovare la nostra dignità. Siamo persone che vogliono lavorare e che sanno lavorare in sicurezza e sanno come garantire la sicurezza ai loro clienti, non siamo noi a far diffondere ed aumentare i contagi”. Dopo l’incontro in piazza i manifestanti hanno occupato per qualche minuti via Acton, bloccando il traffico. “Il giorno dopo pasquetta – spiegano ancora i manifestanti – apriremo tutti. Riapriremo tutte le nostre attività e chiediamo di aderire anche a negozi di abbigliamento, calzature, gioiellerie ed ancora ad estetiste, piscine, palestre, ambulanti, cinema, teatri. Oggi siamo a Napoli, ma la protesta continua, domani saremo a Palermo, sabato a Bologna e a poi Roma nel giorno di pasquetta, dove ci auguriamo possano scendere in piazza molti più commercianti e titolari di partita iva rispetto a quelli presenti qui a Napoli”. E mentre nei prossimi giorni si continuerà a manifestare in altre piazze italiane a Salerno ristoratori, proprietari di bar, pizzerie e pub si stanno organizzando per la riapertura del 7 aprile. Al momento fanno sapere dall’Aisp, l’associazione presieduta da Vincenzo Penna, si stanno raccogliendo le adesioni non solo in città ma anche in tutta la provincia. Poi nella giornata di giovedì avranno una parte degli associati avrà un incontro con l’avvocato Michele Sarno, che la scorsa settimana si è offerto di difenderli gratuitamente e con lui valuteranno i pro e contro di questa nuova forma di protesta che stanno pensando di attuare. Per i ristoratori le perdite che ogni giorno registrano equivalgono ad una multa presa per il non rispetto delle regole disposte dal Dpcm e dalle ordinanze “a questo punto tanto vale stare aperti e pagare le multe” dicono.