di Erika Noschese
Il comitato e associazione Salute e Vita si fa promotore di un ricorso presentato alla Cedu, la Corte europea dei diritti dell’uomo. Nella giornata di ieri, il presidente Lorenzo Forte ed un gruppo di residenti di Salerno città e della Valle dell’Irno hanno denunciato la violazione sa parte dello Stato italiano agli obblighi di protezione della vita e della salute, in merito all’inquinamento delle fonderie Pisano. Il comitato e associazione che da anni si batte contro la chiusura dello stabilimento di via dei Greci, a Fratte evidenzia come le Pisano non abbiano provocato solo danni ambientali. Alla Cedu, infatti, i ricorrenti difesi dallo studio Saccucci &partners di Roma hanno voluto denunciare la violazione del diritto alla vita e all’integrità psicologica in quanto le autorità nazionali e locali avrebbero omesso di adottare le misure idonee a prevenire e fronteggiare sia i danni ambientali e sanitari derivanti dall’inquinamento prodotto dalle fonderie, sia l’emergenza sanitaria causata dal grave inquinamento prodotto dall’opificio. I ricorrenti contestano inoltre la mancata informazione della popolazione locale dei rischi derivanti dalle emissioni delle Fonderie, nonché l’assenza di rimedi interni effettivi per opporsi alla violazione su base continuativa delle norme ambientali che incidono negativamente sul godimento della loro vita privata e familiare. «Le autorità italiane hanno consentito alle Fonderie di continuare a produrre in spregio delle norme ambientali subordinando di fatto la salute dei cittadini alle esigenze produttive dell’opificio così alimentando nella comunità locale un sentimento di frustrazione, scetticismo e senso di abbandono da parte delle pubbliche autorità rispetto ad un problema percepito come grave e allarmante», spiegano i membri del comitato Salute e vita che chiedono dunque alla Corte di Strasburgo la trattazione urgente del riscorso ed il suo accoglimento nel merito con una sentenza “di principio” che imponga allo Stato italiano di adottare le misure necessarie a rendere la produzione delle Fonderie Pisano conforme alle disposizioni ambientali nazionali ed europee.