Di Alessia Potecchi*
La manifestazione dei sindacati in Piazza San Giovanni a Roma è stata una grande prova di democrazia, di risposta del mondo del lavoro e di riaffermazione forte dei valori sanciti nella nostra Costituzione. Era necessaria una piazza così piena, così significativa, così coesa in un momento in cui si è visto chiaramente un ritorno di un passato che ha rappresentato gli anni più bui e più drammatici della storia del nostro paese quando i fascisti assaltavano le Camere Sindacali le prime a essere prese di mira da quella violenza che non voleva dissenso e che faceva tacere chi le poneva contro i valori democratici e la libertà, quando le voci che si alzavano per dire che non aderivano al regime venivano spente con la persecuzione, le minacce e le percosse, tanti i lavoratori che non hanno piegato la testa e che sono stati poi protagonisti di primo piano nella lotta di Liberazione. Quel passato lo abbiamo visto riaffacciarsi quando la sede nazionale della CGIL è stata assaltata e devastata da un attacco squadrista, bisogna chiamarlo per quello che è, un attacco al cuore del mondo del lavoro e del sindacato che è un baluardo democratico e che è un interlocutore fondamentale per tutte le decisioni che la politica e le istituzioni devono prendere, un interlocutore che rappresenta milioni di lavoratori e che da sempre concorre a definire le scelte migliori con il dialogo e il confronto sempre. Piazza San Giovanni, dove anche la politica si è ritrovata accanto al Sindacato, non è stata una piazza e una dimostrazione di parte, è stata una risposta forte per dire che oggi tutti indistintamente, nessuno escluso, devono arrivare ad una coscienza e ad una memoria condivisa perché il contenuto della nostra Costituzione, frutto della Resistenza, deve essere patrimonio di tutti, deve rappresentare per tutti il più alto riscatto morale della popolazione del nostro paese dopo il ventennio di dittatura che aveva trascinato nel baratro la nostra nazione, deve rappresentare il cambio di passo decisivo, il compimento del cammino del nostro paese verso il futuro che cambiò per sempre il volto all’Italia di allora scrivendo una storia nuova di libertà e democrazia. Questo spirito unitario, di grande solidarietà e condivisione lo abbiamo ritrovato in Piazza San Giovanni. Oggi dobbiamo misurarci con una situazione economica difficile, si deve reagire nel solo modo possibile: rilanciare la sfida della crescita, con programmi, progetti, confronto aperto fra Istituzioni e forze sociali, idee nuove. E non si potrà non ripartire sul piano economico che da una strategia contro la disoccupazione, in difesa del lavoro e per realizzare nuova buona occupazione, attuando politiche di dialogo e concertazione per concretizzare i progetti da realizzare con le risorse europee. La piazza del mondo del lavoro rappresenta tutto questo, rappresenta questa direzione e senza il rispetto e i valori democratici questo cammino non potrà compiersi, ecco perché essere accanto al sindacato rappresenta la volontà e l’impegno perché si attui il rilancio vero dell’economia e del futuro del nostro paese, impegno di tutti.
Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza
del Pd Metropolitano di Milano