di Brigida Vicinanza
Per i Pisano la parola d’ordine rimane comunque delocalizzazione dell’impianto industriale di via dei Greci a Fratte. Ma per la zona la proprietà delle Fonderie ha già pronto il progetto alternativo per poter investire nuovamente a Salerno, come già anticipato. Appartamenti, uffici e un’area naturale che si estende in tutta la zona dove ora sorge l’opificio. Quello per la delocalizzazione sarà un investimento di 40-50 milioni ma i Pisano vorrebbero comunque continuare a fare impresa a Salerno. E il progetto pare essere già pronto, bisognerebbe soltanto attuarlo, se le istituzioni potessero dare il via alla procedura di delocalizzazione delle Fonderie. Energie rinnovabili, pannelli fotovoltaici e tanto verde, questo al centro delle idee dei Pisano. “Come è avvenuto per gran parte di queste industrie costruite, in quel periodo, nelle estreme periferie delle città, così anche per la Fonderia Pisano, la produzione non è più compatibile con il luogo in cui essa si trova. Da qui la previsione di delocalizzazione dell’impianto e di rinnovo urbano di questa parte di città. All’interno dell’area di trasformazione urbana, ben 34’233 mq sono destinati a residenza e 14’671 mq hanno una destinazione produttiva – si legge nella relazione del nuovo progetto – questo si sviluppa, andando verso Nord, lungo via dei Greci, a partire dall’area dell’ex Mcm. Sul lato sinistro sono disposti, in sequenza, tre modelli di insediamento residenziale tra loro strettamente relazionati: modello a parco semipubblico, posto più a valle, che Sono sei i siti nelle mani dei Pisano: “Vogliamo rimanere nel territorio” si affaccia sulla strada con un lungo edificio porticato a forma sinuosa; modello a corte aperta, che racchiude la piazza, posto di fronte al centro commerciale; modello lineare in stretta relazione con una seconda piazza più piccola e un’attrezzatura scolastica e questi edifici si estendono nella fascia compresa tra la strada statale ed il fiume Irno”. Sul lato destro, sempre nella stessa direzione il progetto prevede un centro commerciale ed una torre di uffici, forte rimando alla ciminiera della vecchia fabbrica. “Proprio in questo punto, ai piedi della torre, è prevista la grande piazza moderna di forma trapezoidale, circondata dalle residenze, fulcro dell’intero intervento, dove l’illuminazione pubblica e il verde giocano un ruolo fondamentale. Gran parte della quantità di standards destinato a verde attrezzato, è prevista lungo l’alveo del fiume Irno, per completare il parco attrezzato in fase di realizzazione da parte dell’ Ente Provinciale. Il grande parco sarà dotato di spazi all’aperto per il tempo libero e di aree riservate al gioco dei bambini, con vasche di sabbia e percorsi attrezzati con elementi di seduta e sistemi di illuminazione. “La via dei Greci sarà ampliata di 10 ml, compresa la 2° rotatoria da realizzare a nord, per la quale sarà attivato procedura di accordo di programma con il comune di Pellezzano – continua la relazione – tutto il progetto è incentrato sul riconoscimento del primato della natura. L’architettura che si propone è un’architettura consapevole che rivela la connessione esistente con altre materie in un quadro globale di correlazioni: il binomio casa/clima è affrontato partendo dall’esigenza di realizzare edifici che funzionino come organismi che autoregolano le proprie prestazioni rispetto all’ambiente esterno, in questo caso attraverso un involucro selettivo in grado di gestire in modo dinamico i flussi di calore ed energia. Le facciate di tutti gli edifici residenziali saranno rivestite in pareti ventilate. Inoltre ampie finestrature di spessore e materiale opportuno, munite di oscuramento automatizzati, permetteranno di sfruttare al meglio la luce e il calore, senza tuttavia disperderne troppo verso l’esterno. La torre di uffici, a forma ellittica, è concepita considerando un orientamento ottimale per catturare tutta la luce solare del giorno. Oltre ai sistemi classici di captazione della radiazione solare nella torre è previsto l’utilizzo dei sistemi solari passivi, ovvero il ricorso alle stesse strutture edilizie per captare, dissipare, accumulare e distribuire in modo controllato l’energia tecnica connessa alla radiazione solare. Materiali isolanti trasparenti, di nuova concezione, permettono ai raggi del sole di riscaldare le pareti e gli ambienti interni e, al tempo stesso, trattengono il calore che verrà immagazzinato nelle strutture e restituito durante la notte. Al centro dell’edificio commerciale sono previsti due serre solari (winter-garden). Sono due spazi a forma libera, separati dall’ambiente esterno mediante pareti vetrate. Il contributo della radiazione solare viene trasformato in energia termica. Il calore viene scambiato attraverso camere d’aria di accumulo realizzate sotto il solaio di calpestio rialzato. L’atrio è completamente illuminato a giorno, sia dalla luce che filtra dalla serra che per mezzo di una rete regolare di punti luce che dal soffitto forniscono luce diffusa, riducendo notevolmente i carichi di illuminazione”.