Arriva il conto ai consiglieri regionali da parte della Procura della Corte dei Conti che aveva avviato una indagine nell’ambito della rimborsopoli di Palazzo Santa Lucia. Cinquantaquattro su sessanta i consiglieri regionali ritenuti responsabili da parte dei giudici contabili di danno erariale. Secondo una prima stima, il conto sarebbe salatissimo: ben 2 milioni di euro da restituire. Indistintamente da sinistra a destra, passando per il centro, tutti i gruppi consiliari sono passati sotto la lente d’ingrandimento della Procura contabile che nei giorni scorsi avrebbe notificato gli atti ai rispettivi attuali ed ex capigruppo. Ora i consiglieri regionali coinvolti avranno 30 giorni, dall’atto della notifica, per presentare le proprie controdeduzioni. Al centro dell’inchiesta, partita dal livello penale, ci sarebbe l’utilizzo non rendicontato o improprio dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari dal 2010 al 2013. Al vaglio, dunque, ci sarebbero contratti, consulenze e spese per comunicazione pubblica e manifestazioni e convegni. A finire nelle maglie della procura contabile l’ex consigliere regionale della Campania, Nicola Caputo, oggi europarlamentare. Per lui ci sarebbero richieste di chiarimenti da parte della Corte dei Conti per un doppio contratto sottoscritto alla medesima collaboratrice. Il primo preso in esame entrò in vigore l’1 luglio 2013 e terminò il 31 dicembre dello stesso anno. Importo? 6.300 euro Iva inclusa. «Si voglia chiarire – scrive la magistratura contabile, dopo una lunga serie di altre richieste – fornendone evidenza documentale, il motivo per il quale la consulente risulta essere, contemporaneamente, con riferimento al periodo 1 settembre/30 settembre 2013, titolare, di fatto, di due rapporti contrattuali. Ossia, oltre a quello richiamato, anche di un secondo contratto, denominato di collaborazione coordinata e continuativa, stipulato con il gruppo consiliare». Dunque: due contratti, seppure per un solo mese, alla stessa persona. Tra le curiosità: dalle carte spunta anche un biglietto del treno per la tratta Napoli-Roma (andata e ritorno): 86 eurosui quali, pure, la Corte dei Conti solleva perplessità. Ma Caputo non sarebbe l’unico del Pd ad essere coinvolto. Anzi secondo la stima, i democrat sarebbero stati i più colpiti dalla Corte dei Conti. Secondo indiscrezioni solo all’ex capogruppo Peppe Russo sembra sia stata contestata una cifra pari a 24mila euro.
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