di Erika Noschese
Sarà tutt’altro che semplice trovare un accordo sul candidato sindaco espressione del centrosinistra, soprattutto se l’intenzione resta quella di costruire un campo largo. Ad opporsi a un aspirante governatore di stampo Movimento 5 Stelle è Azione, che senza mezzi termini dice no a Roberto Fico. Il vicesegretario di Azione, ospite della trasmissione “In Dino Veritas” su Radio Cusano Campus, ha commentato con toni netti l’ipotesi di una candidatura di Roberto Fico alle regionali in Campania, rilanciando il ruolo di Azione e del centro nel costruire un’alternativa di governo seria e pragmatica: “Vedremo valutando quali sono le candidature proposte sia in Veneto che in Campania. Prima di tutto ci vogliono profili capaci di governare, perché De Luca e Zaia – al di là delle valutazioni di schieramento che ognuno può fare – sono stati due governatori che, anche se in maniera molto diversa e talvolta non abbastanza specchiata, hanno lasciato un segno nelle rispettive regioni. Quindi servono persone autorevoli, capaci di incidere e governare. Vedremo e decideremo, naturalmente, sulla base territoriale. Non abbiamo nessun contratto firmato con nessuno”. Alla domanda se Azione sarà coinvolta nella selezione dei candidati, chiarisce: “Il centrosinistra non ce lo chiede mai, generalmente lo apprendiamo dai giornali. Ma siamo ben disponibili a dare una mano. Certo, se la proposta in Campania è quella di chiudere l’inceneritore di Acerra come primo punto – come suggerisce Roberto Fico – è evidente che non siamo compatibili con un approccio di questo tipo. Cerchiamo candidati che possano magari proseguire l’esperienza positiva di De Luca, valorizzando quanto di buono è stato fatto, ma che abbiano anche un’attenzione reale ai problemi del Paese, non a crearne di nuovi”. Sulla possibile candidatura di Roberto Fico, prosegue in tono critico: “Concentriamoci sui problemi veri dei campani. C’è sicuramente un problema ambientale – com’è ovunque – ma non è generato soltanto dall’inceneritore. I temi urgenti sono la sanità, il lavoro, le periferie. Se ci si presenta alle regionali, a destra come a sinistra, con programmi demagogici, allora non si governerà mai. Questo è un errore che l’Italia ha già vissuto, continua a vivere e a cui noi non vogliamo partecipare”. E conclude: “Sono convinto che in Campania ci sia un’aria di centro di cui Azione è certamente protagonista, ma che coinvolge anche altre forze politiche e civiche. Insieme, possono fare la differenza. Mi auguro che quest’area di centro – magari anche con il contributo determinante di Vincenzo De Luca – possa individuare una candidatura all’altezza della sfida. Da parte nostra, faremo tutto il possibile”. Ad aprire ad Azione è la Lega, come conferma il deputato e coordinatore regionale del partito Gianpiero Zinzi: “Siamo pronti ad avviare una collaborazione leale con Azione, come già successo in altri territori, ad esempio in Basilicata. Ho letto le ultime riflessioni di Rosato e penso che ci siano i presupposti per costruire insieme un percorso basato sui temi, prima che sui nomi, nell’interesse esclusivo dei cittadini campani. La Lega e il centrodestra hanno le idee chiare sull’impegno necessario per guidare la Campania verso il cambiamento: è fondamentale lavorare per una sanità efficiente, trasporti funzionanti e opere strategiche indispensabili per il nostro territorio, a partire dal termovalorizzatore”. Zinzi ha aggiunto: “Vogliamo chiudere la drammatica stagione della sinistra, dello strapotere deluchiano e dell’incompetenza targata M5S che hanno affossato la Campania. I nostri cittadini meritano molto di più e siamo certi di poter offrire una visione a lungo termine capace di garantire loro un futuro migliore”. L’appello all’unità arriva anche da Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi: “Nel centrosinistra campano bisogna superare la logica dei veti e la tentazione di chiudere la partita senza coinvolgere tutte le parti interessate. I riformisti hanno, più di altri, il dovere di partire dai temi e dalle cose concrete per costruire una proposta che unisca sensibilità diverse e esperienze politiche variegate. Si lavori in questa direzione, altre sono perdenti”. Intanto, ieri si è svolta la riunione del centrodestra in vista delle Regionali in Campania. L’incontro, convocato negli uffici del Mit da Antonio Iannone, recentemente nominato sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti e commissario regionale di FdI in Campania, ha visto emergere la proposta del senatore Iannone di sottoscrivere una dichiarazione unitaria. Tuttavia, l’Udc si è opposta, come confermato dal coordinatore regionale Ciro Falanga: “Siamo compatti nel centrodestra, ma non possiamo trascurare una verifica sulla condivisione del programma e sull’individuazione del candidato presidente. I colleghi alleati volevano sottoscrivere un comunicato in cui si dichiarava la compattezza della coalizione. Non essendoci ancora un programma né il nome del candidato presidente, l’Udc da me rappresentato non ha ritenuto di dichiarare la compattezza a priori e senza una verifica di questi contenuti: cambiali in bianco non ne firmiamo”. Falanga ha spiegato di aver chiesto agli altri coordinatori regionali dei partiti di maggioranza di aggiornare la riunione e di svolgere “un’analisi politica approfondita”. Ha aggiunto: “L’Udc è un piccolo partito, anche se in Campania ha sempre dimostrato una percentuale di consenso abbastanza significativa. Ma non possiamo prescindere da programma e candidato. Noi siamo del centrodestra, ma vogliamo collaborare per dare delle regole di democrazia e rispetto per tutte le forze politiche che ne fanno parte. Ho detto ai colleghi che sono pronto a collaborare per la stesura di un programma per la Campania”.





