di red.cro.
Avevano un appuntamento con i loro killer i due uomini che ieri sera sono stati crivellati di proiettili in un’auto. Uno di loro, Giuseppe Santangelo, 29 anni, pluripregiudicato, è morto in pochi attimi, l’altro, Fabio De Luca, 29 anni, è ancora in rianimazione. Sono arrivati a bordo di un’auto a folle velocità all’ospedale “San Giovanni Bosco”, nei pressi dell’aeroporto di Capodichino. Secondo quanto ricostruito sinora dalla Polizia, i due avevano un appuntamento con altre persone, probabilmente del clan Contini, che hanno il quartier generale proprio di fronte all’ospedale dove sono arrivati i due in fin di vita. Si tratta del rione Amicizia, un agglomerato di case popolari dove ieri, fino a tarda notte, la Polizia ha cercato tracce del raid. La ricerca, per ora, non ha portato ai risultati sperati. De Luca, per gli inquirenti è vicino al clan Mazzarella, cosca da sempre nemica dei Contini. Tuttora c’è una faida che in più parti della città genera tensioni: a Forcella, a Poggioreale, ai Decumani. E proprio ai Decumani e quindi al centro storico, si arriva scavando nella vita di Santangelo che tre anni fa fu arrestato in un summit a casa dei Sibillo, gruppo criminale che ha seminato terrore tra i vicoli, con agguati e raid armati con spari in aria durante la faida della “paranza dei bambini”. Santangelo fu sorpreso nell’appartamento dei boss con altre nove persone di altre cosche. Lui rappresentava gli Amato-Pagano di Secondigliano.