di Fabio Setta
SALERNO – Nove giorni alla scadenza del termine indicato dalla Figc per risolvere la questione multiproprietà e avere l’ok per l’iscrizione al campionato di Serie A. Lotito e Mezzaroma, come avviene da qualche settimana, giocano su più tavoli. da un lato ascoltano le proposte di acquirenti veri e presunti, dall’altro tramite il proprio pool legale lavorano al trust.. Per quanto riguarda gli acquirenti, dopo aver rispedito al mittente offerte ritenute non all’altezza sotto diversi punti di vista, l’attuale gruppo proprietario della Salernitana ha sul tavolo due opzioni. La prima è quella che porta a Radrizzani, patron del Leeds. L’imprenditore lombardo ieri ha comunicato di essere pronto ad alzare ulteriormente l’offerta, arrivando ad una cifra vicina ai sessanta milioni. L’altra pista è quella che porta all’imprenditore di origini salernitane ma trapiantato a Roma, Andrea Lombardi che anche ieri ha avuto un contatto con i legali di Lotito. I tempi per l’accordo e la definizione dell’eventuale vendita rischiano di essere però lunghi, soprattutto dal punto di vista economico e burocratico. Il patron, però è pronto ad inviare alla Figc, con cui ancora non ci sono stati confronti dal punto di vista legale, la proposta di una sorta di trust. Come specificato da Gravina ci vorranno paletti precisi. In tal senso la Figc più che un trust ha in mente una sorta di “mandato a vendere” con condizioni ben precise. La prima riguarda la figura che sarà chiamata a gestire il bene alienato dalla proprietà e che sarà incaricato di cercare acquirenti e che dovrà essere indicato dalla Figc e essere assolutamente non riconducibile all’attuale proprietà. In tal senso è circolato del professore Rino Sica, ordinario di Diritto Privato e titolare della cattedra di Diritto dello Sport all’Università di Salerno, nonché membro della Corte Sportiva d’Appello Federale. Il secondo paletto riguarderà invece la valutazione sul valore economico del club e di conseguenza il prezzo di vendita che non sarà deciso da Lotito e Mezzaroma bensì da un società terza indicata proprio dalla federazione. Infine la questione relativa al tempo di durata di questo trust finalizzato alla vendita che potrebbe durare sei mesi. Come si finanzierà la squadra? Come si farà il mercato? E se poi dopo sei mesi la società non è stata ceduta? Domande a cui va data una risposta ad una tifoseria che resta in trepida attesa: il tempo sta per scadere ma in un modo o nell’altro la situazione sarà definita.