di Redazione Cronache
“Come più volte annunciato, la tanta allegria rischia di diventare nuovamente rabbia. Il troppo riso infatti sembra tramutarsi in pianto”. Questo è quanto gridano i componenti del comitato cittadino nato all’indomani della paventata chiusura del reparto nascite dell’ospedale di Polla proclamata dal governatore De Luca che aveva lasciato intendere la sua ferma volontà a non voler mantenere aperti i reparti in ben tre nosocomi campani. La questione legata alla chiusura dei punti nascita continua dunque a tenere banco. Si attende infatti il decreto della Regione Campania per la revoca del precedente provvedimento dello scorso novembre in cui veniva sancita la chiusura, a partire dal 1 gennaio 2019 dei punti nascita. L’incontro tra il Ministero della Salute e la Regione in cui è arrivato l’ok al nuovo piano ospedaliero con Polla e Sapri da trasformare in DEA di I Livello, a parere del comitato Cittadini Attivi della Provincia di Salerno, non è una garanzia essendo in realtà ancora privo di atti ufficiali. Per questa ragione hanno deciso di inviare una nuova missiva al Governatore Vincenzo De Luca per chiedere da fare chiarezza sul Piano ospedaliero che, secondo il comitato, sarebbe inconciliabile con le norme tuttora vigenti in materia sanitaria, ricordando anche come in realtà, l’approvazione ufficiale del Governo ancora non sia arrivata. “Il ” Piano ospedaliero “, che da mesi tiene banco regalando vanto e gloria a coloro che, sedendo nelle istituzioni, hanno precedentemente omesso di conoscere i previsti tagli eccedenti arrivare al 50% entro il 2020, non è stato ancora approvato dal Governo e si auspica che ciò avvenga entro il 31 dicembre 2018.
“Al governatore De Luca -scrivono dal Comitato – chiediamo come si intende risolvere la probabile conseguenza della chiusura dei punti nascita dei presidi ospedalieri di Polla e Sapri, in caso di diniego dell’approvazione del piano di rientro dal disavanzo, dato che ad oggi, nonostante le esclamazioni di giubilo da più parti e rivendicazione di meriti non è di fatto giunta alcuna notizia di annullamento del decreto commissariale di chiusura dei punti nascita su citati”. Il comitato Cittadini Attivi Provincia di Salerno inoltre, interviene anche sulla questione legata al cambio in DEA di I Livello dei due ospedali vista la normativa vigente che fa riferimento al numero di cittadini utenti dei due presidi che sono inferiori ai dati minimi stabiliti dalla legge. “Come può essere normativamente conciliabile – scrivono – la proposta di classificazione dei presidi di Pronto soccorso di Polla e Sapri quali Dea di 1° livello con i parametri, tuttora vigenti, fissati dal decreto ministeriale 70/2015 , che stabilisce I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, sono strutture dotate di sedi di pronto soccorso; mentre per i DEA di 1° livello necessita di un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti?