Provincia, rispettato il Patto di Stabilità - Le Cronache
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Provincia, rispettato il Patto di Stabilità

Provincia, rispettato il Patto di Stabilità

La Provincia di Salerno rientra nel Patto di stabilità. Nonostante i drastici tagli ai trasferimenti operati dalla Regione e dal Governo e la crisi economica che investe l’intero Paese, a Palazzo Sant’Agostino sono riusciti in quella, che lo stesso presidente Iannone definisce “un’impresa titanica”. Un traguardo, quello del mantenimento delle spese, che da una boccata d’ossigeno all’ente e da maggiore agio di spesa e di intervento, soprattutto in quei settori considerati fondamentali dalla giunta Iannone. Inoltre grazie al rientro nel Patto anche i dipendenti di Palazzo Sant’Agostino potranno avere maggiori garanzie sul proprio futuro. «La Provincia di Salerno è rientrata nel Patto di Stabilità – dichiara soddisfatto il presidente Antonio Iannone – E’ stata compiuta un’ impresa titanica: nonostante i tagli del Governo Letta ce l’abbiamo fatta, questo significa più possibilità di accudire i bisogni del territorio e dare più tranquillità ai nostri dipendenti. Abbiamo sopportato un anno di grossi sacrifici e nuovi ne dovremo sostenere, ma con questo risultato possiamo guardare con più ottimismo al futuro». Per rientrare nel Patto, l’ente provinciale ha dovuto operare scelte coraggiose, spesso duramente contestate, ma necessarie per rientrare negli strettissimi paramenti imposti dalla spending review. Un lavoro di limature delle spese, unica strada percorribile a causa dei tagli, che ha contribuito ad una sana ed efficace gestione delle poche risorse a disposizione della Provincia. «Malgrado il drammatico momento di crisi finanziaria pubblica – spiega l’assessore al Bilancio Amilcare Mancusi- la Provincia, con un grande sforzo compiuto dall’Amministrazione per allinearsi alle misure restrittive della spending review e operando scelte coraggiose, è rientrata nei parametri del Patto di Stabilità. Nel solo anno 2013, tanto per essere chiari, abbiamo subito dal Governo tagli per ben 28 milioni di euro. E’ proseguito così il processo di sana gestione e moralizzazione della spesa pubblica, stella polare di questa Amministrazione fin dal suo insediamento».