di Andrea Pellegrino Avevano scelto ognuno una stanza, occupando tutto il terzo piano di Palazzo Sant’Agostino ma ora dovranno “traslocare”. C’è la stretta di Canfora in Provincia e ieri mattina nel corso della seduta consiliare ha comunicato ai consiglieri provinciali la nuova direttiva. «Una stanza per gruppo consiliare» – ha annunciato il presidente. «Occorre razionalizzare e ben presto gli uffici dell’urbanistica saranno ricollocati nel palazzo centrale della Provincia». Una decisione saggia, che probabilmente sarebbe dovuta arrivare ad inizio mandato, quando anche su queste colonne fu evidenziato l’«assalto» dei neo consiglieri provinciali al Palazzo di via Roma. Ma ora – meglio tardi che mai – si cambia registro. Così, ha detto ancora Canfora: «Si eviteranno ulteriori spese», e aggravi, dunque, su un bilancio già fragile. Tant’è che durante la prossima seduta di Consiglio provinciale, già fissata per il 25 settembre, si andrà, all’atto dell’approvazione del bilancio consuntivo, verso una dichiarazione di predissesto. Ma tutto dipenderà anche dall’incontro che oggi Canfora terrà a Palazzo Santa Lucia con il presidente Vincenzo De Luca. A quanto pare il presidente della provincia di Salerno, che ha anche la delega da parte dei colleghi presidenti delle altre province della Campania, sottoporrà la bozza di legge sul riordino delle amministrazioni provinciali, con il riparto, dunque, di competenze e trasferimenti economici. Tutti approvati gli altri punti all’ordine del giorno. Compresi i “rimborsi viaggio” per i consiglieri provinciali. In aula, ieri mattina, la solita valanga dei debiti fuori bilancio, licenziati con il voto negativo da parte dell’opposizione. Eccenzion fatta per due riconoscimenti di debiti per lavori di somma urgenza su strade provinciali che hanno visto il voto favorevole anche dell’ex assessore provinciale Attilio Pierro. E tra le altre novità, via libera alla costituzione del gruppo misto che sarà composto da Pierro, ex Fratelli d’Italia e da Roberto Celano che ha assunto anche l’incarico di capogruppo. Tra le curiosità, invece, è stato necessario l’intervento della Prefettura per nominare le commissioni elettorali. Questo perché stavolta i componenti non hanno diritto a nessun gettone di presenza.
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