Un’importante alleanza è stata siglata per rilanciare la cultura della donazione di organi e tessuti in Campania. L’ASL di Salerno, Federsanità ANCI Campania e il Centro Regionale Trapianti (CRT) hanno presentato, presso l’Ordine dei Medici di Salerno, un Protocollo d’Intesa volto a intensificare le iniziative di sensibilizzazione e formazione sul territorio. L’obiettivo primario è invertire definitivamente il trend che ha visto in passato la Campania tra le ultime regioni in Italia per numero di donazioni e trapianti, un’azione che i dati recenti indicano già come vincente. Il Protocollo prevede una serie di azioni mirate a rendere più capillare e informata la rete trapiantologica regionale. Un focus cruciale è la formazione del personale degli uffici anagrafe comunali. Questi uffici, infatti, sono il punto in cui, al momento del rilascio o rinnovo della Carta d’Identità Elettronica (CIE), il cittadino può esprimere in modo ufficiale la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti. Per garantire che questo momento cruciale sia gestito con la massima chiarezza e supporto, è prevista l’istituzione di una task force dedicata. Questo team avrà il compito di fornire assistenza e supporto diretto proprio agli operatori comunali, aiutandoli a gestire al meglio un momento delicato e a fornire informazioni corrette ai cittadini. L’obiettivo è costruire una vera e propria rete di informazione, che punti a superare le disinformazioni e le paure, modificando così i numeri regionali in fatto di consenso alla donazione. I primi segnali di questo cambio di passo sono già visibili. La Dott.ssa Roberta Borrelli, del Coordinamento Territoriale ASL Salerno, ha evidenziato dati estremamente incoraggianti: il 2025 ha fatto registrare un impressionante +35% di trapianti rispetto all’anno precedente. Questo incremento è il risultato di un lavoro di rete che mira a migliorare la capillarità dell’azione di informazione attraverso i coordinamenti territoriali delle ASL e delle aziende ospedaliere. Queste strutture fungeranno da trait d’union fondamentale tra la popolazione, la medicina territoriale e la rete trapiantologica. La Dott.ssa Borrelli ha sottolineato l’importanza di intervenire in un momento critico per il cittadino: “Oggi viene presentato il protocollo di intesa Federsanità Anci Campania – Centro Regionale Trapianti perché è un momento in cui, forse, il cittadino arriva un po’ spaventato”, ha spiegato. Per questo motivo, il piano strategico coinvolge direttamente figure chiave della sanità territoriale. Per superare le barriere informative e le paure diffuse, il Protocollo punta a coinvolgere attivamente il medico di medicina generale. La Dott.ssa Borrelli ha spiegato la motivazione di questa scelta strategica: “L’obiettivo oggi è coinvolgere il medico di medicina generale perché con la sua funzione di collettore tra cittadinanza e Sistema Sanitario Nazionale e per il suo rapporto di fiducia, può far capire alla cittadinanza tutte quelle che sono le cattive informazioni”. Una delle più diffuse e dannose disinformazioni riguarda il momento del prelievo, un aspetto che genera ansia e rifiuto. La Dott.ssa Borrelli è stata categorica nel correggere questa errata convinzione: “Come, per esempio, pensare che gli organi vengano prelevati durante la fase di coma. Assolutamente no. Ricordiamo che il paziente, purtroppo, non è più tale, ma sarà una salma, cioè dopo la morte”. “È l’unico momento in cui si può iniziare quello che è il processo lungo di segnalazione del donatore, controllo e verifica di tutte le funzioni vitali che non ci sono più e solo in quel momento verrà compiuto quello che è il prelievo degli organi e tessuti”, ha precisato la Dott.ssa Borrelli. Questa procedura rigorosa non solo tutela la dignità del donatore e la sicurezza dei trapianti, ma garantisce un diritto fondamentale: “che garantirà diritto alla cura a chi aspetta e darà l’opportunità a chi se n’è andato da questo mondo di rimanerci perché continuerà a vivere nel corpo degli altri”. L’impatto di questo rinnovato impegno è misurabile in termini di vite salvate e di sofferenze evitate. La Dott.ssa Borrelli ha fornito i dati aggiornati sulla lista d’attesa regionale: “Al momento è diminuito, per fortuna, il numero di persone in attesa di trapianto in Campania: siamo intorno ai 600 rispetto ai dati precedenti”. Questo calo, unito all’incremento dei trapianti, è la dimostrazione che la direzione intrapresa è quella giusta. “Trentacinque per cento in più significa 40 persone, 40 famiglie che non aspettano, non soffrono più, che non vivono il terrore e la difficoltà di una terapia salvavita senza sapere se e quando questo trapianto avverrà”, ha concluso, sottolineando il profondo impatto umano dietro i numeri della donazione. Il Protocollo d’Intesa tra ASL Salerno, Federsanità e CRT rappresenta, dunque, non solo un accordo amministrativo, ma un patto di solidarietà e un’azione concreta per portare la speranza di una nuova vita a centinaia di cittadini campani. Il lavoro congiunto della sanità, delle istituzioni e della medicina territoriale è la chiave per trasformare la Campania in un modello virtuoso di solidarietà e cura.





