Fu incastrato insieme a Ciro Principe e Ciro De Sio per sfruttamento della prostituzione nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che portò alla chiusura del club privè “Morena” di Ogliara. Nessuno sconto in Appello per Salvatore Del Giorno, coinvolto anche nella vicenda delle rapine alle poste. I giudici hanno confermato la condanna a quattro anni di reclusione stabilita dai giudici di primo grado. Secondo la ricostruzione Del Giorno, difeso dall’avvocato Michele Sarno, era il gestore del club privè Morena. La vicenda risale al marzo del 2009 con Principe e De Sio che finirono in manette mentre Del Giorno fu denunciato a piede libero con altre tre persone (in passato era già stato condannato a 13 anni di reclusione).. Principe fu assunto come dj all’interno della struttura per scambisti . Poi, in aggiunta al ruolo di animatore del suono, avrebbe avuto il compito di vigilare sulla privacy dei clienti durante i loro rapporti sessuali con le ragazze del club all’interno di camere preposte agli incontri piccanti. Sempre Principe ha dichiarato di essere a conoscenza del giro di prostituzione, tant’è che gran parte dei preservativi scoperti e sequestrati dai carabinieri nel corso dell’operazione notturna si trovavano sotto la sua consolle da dj. Ciro De Sio aveva mansioni di cassiere e di factotum per quanto riguarda l’affiliazione dei soci sul registro del club a luci rosse ed avrebbe svolto anche le funzioni di parcheggiatore nelle serate di pienone. De Sio in particolare svolgeva la funzione di accettazione dei clienti ai quali chiedeva i documenti per la registrazione sui moduli di adesione al circolo ed incassava la somma di 100 euro a persona valevole come ticket d’entrata comprensivo della prestazione sessuale con una delle ragazze molte delle quali di origine straniera. Ad ogni squillo veniva poi “stipendiata” a fine serata con una quota fissa di 150 euro. Le serate venivano sponsorizzate sul sito web del locale e su un sito di annunci, molti dei quali dal richiamo esplicitamente sessuali. Sempre sul portale internet del “Morena” l’amministratore aveva “postato” diversi commenti nella sezione chat che consentiva di interagire con i clienti del privè. Ma c’è di più. Il locale a luci rosse veniva presentato come un posto elegante per coppie e singoli in cerca di una sana trasgressione. Ma, al momento del blitz dei carabinieri, non vi era nessuna traccia di scambisti. A gestire il locale Salvatore Del Giorno il cui ruolo fu accertato in un secondo momento dagli inquirenti. Alcuni degli indagati hanno scelto, successivamente, di essere giudicati con riti alternativi. Buttafuori e barman hanno patteggiato al pena. In primo grado Salvatore Del Giorno (finito a processo lo scorso settembre per la vicenda delle rapine alle poste) era stato condannato a quattro anni. Pena confermata dai giudici della Corte d’Appello del Tribunale di Salerno ieri pomeriggio. Il legale difensore ha già preannunciato ricorso in Cassazione.
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