Quattro indagati per l’aggressione avvenuta al Pronto Soccorso di Nocera Inferiore nel primo pomeriggio di giovedì: rispondono dell’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e lesioni. Il fascicolo d’inchiesta è stato aperto dalla Procura nocerina dopo l’informativa dei carabinieri giunti nel centro di prima accoglienza del nosocomio di viale San Francesco dopo la gazzarra scatenata dai componenti del nucleo familiare proveniente da Somma Vesuviana. Nei guai anche l’anziano ricoverato, insieme ai due figli e alla nuora. Tre operatori sanitari – di cui un infermiere e due medici – aggrediti e rimasti feriti, uno di di loro estraneo ai fatti, sceso in pronto soccorso per aiutare il collega che stava per essere colpito con una sedia da terra. Stando alle ricostruzioni dei militari dell’Arma, tre provenienti da Somma Vesuviana non sarebbero stati soddisfatti delle cure prestate ad un loro congiunto, ricoverato mercoledì. Pare che il catere applicato al paziente- secondo gli aggressori- fosse posizionato male e questo avrebbe provocato dei leggeri bruciori. A spazientire i tre sarebbe stata anche l’attesa – ma il loro caso era classificato come codice verde – al punto da scatenare la propria rabbia nei confronti di persone e cose. Dopo l’ennesimo invito ad attendere, i tre avrebbero cominciato a sfasciare scrivanie, oggetti e computer. La direzione sanitaria è stata costretta a chiudere per alcune ore il pronto soccorso, per ripristinare postazioni e pulire i locali. A terra, quando sono arrivati i carabinieri, c’erano tracce di urina e sangue. I quattro, compreso l’anziano ricoverato, sono stati poi condotti in caserma e interrogati fino a tarda sera dai carabinieri. Intanto è montata l’indignazione per quanto avvenuto al pronto soccorso nocerino, dal mondo politico a quello sindacale. Nel frattempo, dopo la minaccia di una clamorosa protesta, il sindaco Manlio Torquato ha ottenuto un incontro con il manager dell’Asl Salerno Iervolino.
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