Pronto soccorso chiuso di notte Mancava il personale per le pulizie - Le Cronache
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Pronto soccorso chiuso di notte Mancava il personale per le pulizie

Pronto soccorso chiuso di notte Mancava il personale per le pulizie

Maria Abate

Per ragioni igieniche, la notte tra il 24 e il 25 aprile è stata sospesa l’attività della sala medica del pronto soccorso del Costa d’Amalfi. Problemi intestinali e di incontinenza a un turista straniero, giunto nella notte a Castiglione, hanno infatti comportato criticità igieniche in sala medica. A causa della mancanza del personale deputato alle pulizie, i cui turni sono stati ridotti a sei ore giornaliere, non è stata attuata la sanificazione degli ambienti, che sono stati conseguentemente chiusi. È da circa due mesi che al presidio sanitario “Costa d’Amalfi” il servizio di pulizie degli ambienti, in passato garantito per le 24 ore, viene effettuato soltanto dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 17. Una situazione paradossale, oramai insostenibile, che si presenta in concomitanza con l’inizio della stagione turistica in cui si registrano maggiori accessi al piccolo nosocomio “salvavita”. Una situazione che qualche giorno fa, precisamente durante la visita del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, per l’apertura della Stroke Unit al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, il sindaco di Minori Andrea Reale, responsabile della sanità in costiera amalfitana aveva già esposto. E in quella sede, proprio Andrea Reale, aveva ricevuto rassicurazioni da parte sia del Presidente della Regione De Luca che dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Giuseppe Longo, proprio sul futuro del presidio Costa d’Amalfi di Castiglione di Ravello. Sarebbero dovuti arrivare posti letto in più e soprattutto è stata promessa l’apertura del reparto di cardiologia 24 ore su 24. Parole a cui non sono seguiti i fatti, soprattutto in vista della stagione estiva, e dell’emergenza che all’arrivo dei turisti è sicuramente da codice “rosso” in costiera amalfitana. Ma a quanto pare bisogna partire proprio dalle basi, come quelle della pulizia e del Personale medico, infermieristico e soprattutto per quanto riguarda gli operatori socio sanitari completamente assenti, ad oggi.

Dopo la denuncia ai Nas, Cretella prepara una manifestazione di Brigida Vicinanza

Una denuncia precisa ai Nas, inoltrata già lo scorso venerdì da Andrea Cretella, presidente del Tribunale del Malato Costa d’Amalfi, con tanto di foto che dimostravano le carenze igieniche all’interno del presidio ospedaliero a Castiglione di Ravello. E proprio i carabinieri dei Nas sono attesi “a braccia aperte” all’interno del Costa d’Amalfi. Se questo non avverrà entro fine di questa settimana, è pronta la protesta che vedrà protagonista proprio Cretella in un corteo che si dirigerà verso la direzione generale del Ruggi per poter affrontare la questione con il direttore Giuseppe Longo. La problematica verificatasi la notte tra il 24 e il 25 aprile è solo l’ultima delle gravi carenze degli ultimi giorni. “Stiamo aspettaqndo che i Nas vengano a fare il sopralluogo, perchè è diventato tutto insostenibile – ha dichiarato Cretella – adesso con l’avvento della stagione estiva, sarà un inferno”. “Nel nuovo appalto per le pulizie che è stato fatto dall’azienda ospedaliera non è stato inserito l’ospedale di Castiglione di Ravello, dunque adesso le pulizie sono ridotte all’osso con sole 6 ore complessive per tutti gli spazi del presidio. Adesso anche il personale medico è in protesta in quanto non vengono pulite nemmeno le loro stanze. Chi si occupa delle pulizie per l’azienda ospedaliera adesso vuole che ci sia una integrazione alla delibera per quanto riguarda proprio il Costa d’Amalfi altrimenti non sarà possibile effettuare il servizio 24 ore su 24”. Ma sospendere le attività di pronto soccorso per una intera giornata è davvero troppo. Infatti fino alle 20 di ieri sera la sala medica del pronto soccorso era stata “sanificata” a metà e dunque in una giornata di festa, non era stato effettuato il servizio di pulizia del Ps, “minando” così la salute sia del Personale che degli altri pazienti. “Un altro problema è q u e l l o che riguarda gli Oss – ha sottolineato Cretella – che adesso sono completamente assenti al presidio ospedaliero e dunque gli infermieri sono costretti anche al trasporto dei pazienti, in una corsa affannosa ad adempiere a tutti i compiti”. Ovviamente di questo passo, ognuno non riesce a fare il proprio lavoro e a completare alla perfezione il tutto. Una situazione che aspetta di essere risolta ma che non ha trovato ancora riscontro, nemmeno nelle parole del governatore Vincenzo De Luca che aveva promesso grandi cambiamenti ma soprattutto di delineare e limare quelli che sono i grandi problemi di un ospedale che non trova pace.

Margaret Cittadino: «Mancano i posti letto e i tecnici per il laboratorio di analisi» di Brigida Vicinanza

A scendere in campo per la questione dell’ospedale Costa d’Amalfi è anche Margaret Cittadino della Cgil, da sempre al fianco dei lavoratori ma soprattutto degli utenti. “Un decreto beffa, quello per i presidi ospedalieri. Da mesi a Castiglione di Ravello, non c’è pace – ha dichiarato la Cittadino – le pulizie vengono effettuate solo 6 ore al giorno e non è possibile tenere tutto pulito per una intera giornata. Abbiamo provato più volte a spiegare al direttore generale dell’azienda ospedaliera cosa si vive in costiera amalfitana, in un continuo tentativo tra sindacato e lavoratori per un confronto che possa portare a una soluzione”. Soluzione che però stando agli ultimi disagi verificatisi non è stata mai trovata. “Ma al Costa d’Amalfi la situazione è tragica, mancano non solo i posti letto ma anche i tecnici per il laboratorio di analisi, per non parlare dell’assenza totale degli operatori socio sanitari – ha continuato la Cittadino – abbiamo parlato con chi di dovere insistentemente ma non siamo stati ascoltati, perchè ad oggi nulla è stato fatto”. Insomma idea comune è che alla fine a pagarne le spese non solo sono i dipendenti, ma anche e soprattutto i cittadini che non possono usufruire di un servizio fondamentale rappresentato dalla sanità pubblica.