di Erika Noschese
Carenza di organico, divise, attrezzature, camera di sicurezza per i fermati: sono alcune delle problematiche che caratterizzano il corpo di polizia municipale e ribadite nel corso delle assemblee sindacali indette dal Csa dal quale è emersa unanime la volontà dei lavoratori di fare appello all’Amministrazione di risolvere le vere problematiche della Polizia Municipale. Tra le maggiori difficoltà vi è per l’appunto la carenza di organico: si è convenuto che vi è il problema dell’organico all’interno del piano assunzionale fu stabilito di fare un concorso part-time per l’anno 2024 per almeno 60 unità, ma ad oggi non se ne ha notizia, mentre il personale continua a diminuire sia per pensionamento che per eventi luttuosi; l’unica nota positiva è l’arrivo di 3 lavoratori prelevati dalla lista di mobilità che è ancora valida. «Facciamo appello alle parti in indirizzo affinché la problematica occupazionale diventi prioritaria, non ultimo facendo anche ricorso, almeno per garantire il turnover, alla graduatoria della mobilità ed avviando concretamente le procedure di concorso per nuove assunzioni, magari prevedendo all’interno del regolamento concorsuale, tenuto conto che non è possibile introdurre il limite dell’età almeno le prove fisiche», ha dichiarato il segretario Angelo Rispoli. Altro tema affrontato quello delle divise che solo grazie al sacrificio dei singoli che spesso acquistano in proprio capi di vestiario è oggi possibile che venga svolto il servizio in divisa, questa situazione è insostenibile. Per quanto riguarda le attrezzature, durante il periodo natalizio furono fatti proclami che l’auto per il trasporto dei fermati era giunta, evidentemente starà ancora vagando per il territorio nazionale. All’appello manca ancora la camera di sicurezza per i fermati: dopo lo stato d’agitazione dello scorso anno fu comunicato che grazie ai fondi Regionali si sarebbe provveduto a realizzare una cella di sicurezza e ripristinare la caserma ormai fatiscente, avviando anche un confronto con il Tribunale per acquisire i locali ex aula bunker contigui alla caserma stessa; di quanto sopra non ve ne è traccia sebbene le parti si erano impegnati ad ultimare il tutto entro il 31/12/2023 pena la perdita del finanziamento, ha dichiarato il segretario regionale ricordando anche le violazioni del contratto. Tema a parte quello del regolamento per le progressioni verticali in deroga: i lavoratori della Polizia Municipale chiedono di ultimare la procedura in tempi rapidi, ricordando che detta procedura nel piano assunzionale doveva avvenire nell’anno 2023, ad oggi l’Amministrazione ha presentato già due proposte di regolamento ritirandole di volta in volta, l’unico elemento certo è che il Comune di Salerno non può, di volta in volta, emanare nuovi regolamenti. «Singolare appare che entrambe le bozze fino ad ora consegnate non fanno minimamente cenno ad elementi fondamentali quali gli encomi per le azioni svolte, la idoneità ai precedenti concorsi e vi è una singolare individuazione di un periodo di anzianità ridotto e non tenendo conto invece dell’intera carriera lavorativa, la domanda è semplice: chi stabilisce i limiti dell’anzianità ridotta? Che innegabilmente potranno avvantaggiare uno e penalizzare altri.
Pertanto si chiede di adottare un regolamento per le procedure delle progressioni verticali e, come previsto dal contratto che abbia poi un’appendice per quelle in deroga, dove l’unica deroga è rappresentata dal possesso dei titoli di studio non conformi a quanto richiesto per le procedure esterne. L’attuale situazione di avviare una discussione per ogni singolo regolamento dà vita ad una pratica di stillicidio che danneggia il corpo, danneggia i lavoratori ma in compenso fa risparmiare, forse, i soldi all’Ente, ma in tal caso si viola il Contratto nazionale di lavoro», ha spiegato il numero uno della Csa che fa appello all’amministrazione comunale affinché vengano ripristinate corrette relazioni sindacali risolvendo le problematiche indicate.