Richiesta di condanna per 18 imputati, tra cui il senatoreDenis Verdini e l’uomo d’affariFlavio Carboni, ed una di assoluzione. È quanto chiesto dalla procura di Roma al processo sulla P3, presunto comitato d’affari segreto che puntava ad influenzare e condizionare gli organi costituzionali. I pm Rodolfo Sabelli e Mario Palazzi hanno chiesto nove anni e sei mesi di reclusione per Carboni, otto anni e sei mesi per l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardie l’imprenditore Arcangelo Martino, quattro anni per Verdini.
Queste le altre richieste di condanna sollecitate dalla Procura in relazione a episodi minori, non legati all’associazione per delinquere e destinati in buona parte a cadere in prescrizione nei prossimi mesi: un anno di reclusione per l’ex coordinatore toscano di Forza Italia Massimo Parisi, un anno per il legale rappresentante della società Ste srl Pierluigi Picerno, 2 anni per il presidente di un consorzio Pinello Cossu, un anno per l’allora presidente dell’Arpa Sardegna Ignazio Farris, 1 anno per l’ex Governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, 2 anni per l’imprenditore Alessandro Fornari, un anno e mezzo per l’imprenditore Fabio Porcellini. Ci sono poi i presunti ‘prestanomi’ diFlavio Carboni e cioè Giuseppe Tomassetti (un anno), Antonella Pau (3 anni) e Maria Laura Scanu Concas (un anno).
Completano la liste degli imputati l’allora direttore Unicredit di Iglesias Stefano Porcu (chiesta condanna al pagamento di 10mila euro), l’ex sottosegretario Economia del Governo Berlusconi Nicola Cosentino (un anno e 6 mesi), l’ex assessore regionale della Campania, oggi sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica (un anno e 6 mesi), e l’ex primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone (5 anni). L’assoluzione è stata chiesta per Marcello Garau, che nella vicenda era coinvolto nella veste di dirigente del comune di Porto Torres.
Per l’ex parlamentare Dell’Utri invece il processo deve iniziare ex novo, la sua posizione fu stralciata dal dibattimento principale in quanto all’epoca era in Libano e bisognava aspettare l’estradizione. Il suo nome figura però tra gli imputati principali che rispondono del reato associativo e della violazione della legge Anselmi. Il processo P3 è stato aggiornato al 3 febbraio prossimo quando sono previsti gli interventi della parte civile e delle difese di qualche imputato minore. Nel completare la requisitoria i pm Palazzi e Sabelli hanno sottolineato come la prescrizione incomba su buona parte dell’impianto accusatorio ma ciò è dovuto principalmente al lungo tempo speso per ottenere il via libera dal Parlamento sulle intercettazioni che riguardavano i politici coinvolti e alla trattazione impegnativa, benché serrata, svolta davanti al collegio di un processo complesso e delicato. Le indagini infatti riguardano fatti risalenti al 2009-2010.