Di Olga Chieffi
A partire da oggi, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, lo studio di architettura e ingegneria Lamina Studio inaugura “Prima Nave”, una rassegna di arte contemporanea che si svilupperà lungo l’arco di dieci mesi, concludendosi il 31 luglio 2026. Il progetto nasce dal desiderio di creare un legame attivo tra lo spazio dell’architettura e l’arte contemporanea, trasformando lo studio in luogo espositivo e di confronto. Studio Lamina, promotore della rassegna, con Valerio Falcone, nasce a Salerno nel 2018 dall’incontro dell’architetto Mirella Dovinola e dell’Ingegnere Nadia Iannicelli, accomunate da una profonda passione per l’architettura, il design e lo studio del dettaglio. Il nome Lamina richiama l’idea di “sottile”, a sottolineare il legame imprescindibile tra architettura e ingegneria. Con esperienza nella progettazione integrata e nell’interior design, Lamina unisce competenze tecniche e sensibilità artistica, sviluppando nel tempo un approccio sartoriale e multidisciplinare La rassegna prevede un ciclo di cinque mostre personali dedicate ad artiste donne, selezionate per la qualità della loro ricerca e la varietà dei linguaggi espressivi. Ad inaugurare la rassegna sarà Federica D’Ambrosio, seguita il 5 dicembre da Mafalda Francesca Perri, quindi, il 6 febbraio toccherà a Federica Limongelli, mentre dal 10 di aprile sarà ospite, Maria Grazia Tolino, a chiudere la rassegna sarà la visione artistica di Chicca Regalino in mostra dal 12 giugno. Apre oggi la rassegna Mediterranea il nuovo progetto espositivo di Federica D’Ambrosio, artista e illustratrice salernitana. Mediterranea restituisce un percorso artistico che si sviluppa attraverso una narrazione visiva e simbolica, in equilibrio costante tra realtà e immaginazione. Le opere esposte sono frammenti di un linguaggio complesso in cui forma e contenuto si intrecciano. L’illustrazione è il filo conduttore del lavoro di Federica D’Ambrosio, un elemento che attraversa ogni progetto – dalle installazioni agli arredi, fino agli oggetti – conservando intatta la propria forza narrativa. Non si tratta mai di una semplice decorazione: il segno illustrato diventa struttura, evocazione, racconto. Il titolo richiama un’identità plurale e stratificata, un’idea di spazio culturale aperto in cui si incontrano radici antiche, materiali della tradizione e visioni contemporanee. In un mondo sempre più accelerato, Mediterranea apre finestre sulla fantasia, sui simboli e sulla magia. Tutto questo perché il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Nel paesaggio fisico come in quello umano, il Mediterraneo crocevia, il Mediterraneo eteroclito si presenta al nostro ricordo come un’immagine coerente, un sistema in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale. E’ La bellezza che viene trasmessa alle generazioni future che desta stupore e ammirazione di fronte alla sacralità della vita, della creazione artistica, da cui può scaturire quell’ entusiasmo di cui hanno bisogno gli uomini di oggi e di domani per affrontare e superare le sfide cruciali che si annunciano all’orizzonte. La bellezza è cifra del mistero, invito a gustare la vita e a sognare il futuro. Un progetto questo che si basa su un’idea meno scontata di identità e di dimora. Grazie alla sensualità delle arti, alla memoria che custodiscono e alle appartenenze che mettono in gioco, ci rendiamo conto che l’importante non è tanto avere una casa nel mondo, bensì creare un mondo in cui sentirsi a casa.





