di Monica De Santis
E’ stata presentata ieri mattina una nuova sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. Le analisi si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di agosto 2022, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo agosto-ottobre 2022, in provincia di Salerno. E le previsioni anche per agosto e per il trimestre agosto-ottobre sono più che positive. 6890 sono infatti le entrate programmate ad agosto e nel trimestre agosto – ottobre saranno 21.550; nella regione Campania 21.600, nell’area del Sud e Isole saranno 78.000 e in Italia complessivamente 285.000. Il confronto con il mese precedente vede una flessione della domanda di lavoro dovuta alla naturale stagionalità (circa 5mila entrate in meno). Rispetto a un anno fa, le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo, +350 assunzioni programmate rispetto ad agosto 2021 (+5,3%), e +910 entrate nel trimestre agosto – ottobre (+4,3%). Il settore dei servizi continua ad essere in crescita rispetto allo scorso anno (+450 v.a.); la filiera turistica (comparto servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici) ha un incremento del 4,2% in questo mese, rispetto all’andamento nazionale che è in flessione (-6,2%), e ha programmato circa 1.230 assunzioni nel mese e per il periodo agosto – settembre 2022 prevede 3.400 entrate. Il settore Industria risulta in calo, rispetto ad agosto 2021 (-100 in v.a.) mentre una timidissima ripresa è prevista rispetto al trimestre agosto – ottobre (+10 v.a.) Ritorna a crescere questo mese la domanda delle imprese rivolta ai giovani (v.a. 2.053), il 30% degli ingressi (agosto 2021 era al 20%). I contratti a termine, 87% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 28 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati. Nel complesso nel mese di agosto: le entrate previste si concentreranno per il 62% nel settore dei servizi e per il 72% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 13% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 87% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%); l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato; – le tre figure professionali più richieste concentreranno il 46% delle entrate complessive previste.