Presidenza del Parco: la novità nel Decreto Legge "Semplificazione" - Le Cronache
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Presidenza del Parco: la novità nel Decreto Legge “Semplificazione”

Presidenza del Parco: la novità nel Decreto Legge “Semplificazione”

Diviene molto importante la nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, alla luce del Decreto legge del 17 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni, dalla Legge dell’11 settembre 2020, n. 120, meglio nota come Decreto “Semplificazione”. Il Dl, con l’articolo 55, ha apportato diverse modificazioni alla legge n.394 del 6 dicembre 1991, la Legge quadro sulle aree protette. La particolarità è che il “Semplificazioni” è intervenuto sull’articolo 9, comma 3, andando a modificare proprio la procedura di nomina del presidente.

«Il Presidente – si legge nella Gazzetta Ufficiale – è nominato con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (qui ovviamente c’è da aggiornare con la nuova nomenclatura del dicastero che è “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ndr), d’intesa con i presidenti delle regioni nel cui territorio ricade in tutto o in parte il parco, nell’ambito di una terna proposta dal Ministro e composta da soggetti in possesso di comprovata esperienza in campo ambientale nelle istituzioni o nelle professioni, oppure di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche o private. Entro trenta giorni dalla ricezione della proposta – continua il decreto – i presidenti delle regioni interessate esprimono l’intesa su uno dei candidati proposti. Decorso il suddetto termine senza che sia raggiunta l’intesa con i presidenti delle regioni interessate, il Ministro, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, provvede alla nomina del Presidente, scegliendo tra i nomi compresi nella terna. L’avvio della procedura di nomina è reso noto nel sito internet istituzionale del Ministero dell’ambiente, nonché dell’ente parco interessato, sessanta giorni prima della scadenza del Presidente in carica. Non può essere nominato Presidente di Ente parco chi ha già ricoperto tale carica per due mandati, anche non consecutivi. Alla nomina di Presidente di Ente parco si applica la disciplina in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi di cui al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39. Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’Ente parco, ne coordina l’attività, esplica le funzioni che gli sono delegate dal Consiglio direttivo, adotta i provvedimenti urgenti ed indifferibili che sottopone alla ratifica del Consiglio direttivo nella seduta successiva».

Semplificando, il ministero Gilberto Pichetto Fratin sottoporrà a Vincenzo De Luca tre nomi dai quali dovrà sceglierne uno. La nomina, a quel punto, è fatta e si può procedere all’iter dell’investitura. Il governo, dunque, può scegliere il nome da inserire alla guida dell’Ente, senza minimamente tenere conto del volere di un Vincenzo De Luca che per una volta non avrà potere decisionale. Chi sarà, dunque, il successore di Tommaso Pellegrino? I nomi forti sono tre e sono, nell’ordine di papabilità, Marcello Feola, Giovanni Fortunato e Costabile Spinelli. Uomini di destra, con conclamata esperienza amministrativa e soprattutto del territorio. Il primo è dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, da sempre al fianco di Giorgia Meloni. Il secondo è sindaco di Santa Marina. Spinelli, infine, è stato sindaco di Castellabate per ben nove anni.