di Andrea Pellegrino
«I provvedimenti impugnati sono stati adottati dall’Autorità Portuale in violazione del principio di proporzionalità e ragionevolezza, perché la stessa avrebbe potuto adottare altre soluzioni meno invasive per i concessionari, come ha dimostrato la verificazione depositata in atti». Il Tar di Salerno accoglie il ricorso presentato dal Consorzio Salerno Charter, assistito dall’avvocato Marcello Fortunato. L’atto finito sotto processo amministrativo è la delibera del comitato portuale con cui è stato espresso parere favorevole al progetto di risistemazione della darsena derivata dal prolungamento del molo Manfredi e, per effetto, è stata disposta la riduzione nella misura del 17% della lunghezza dei pontili in concessione al Consorzio Salerno Charter. Ma è quella delibera che era finita al centro delle polemiche per la presenza durante la discussione e la votazione di Agostino Gallozzi, in rappresentanza della Camera di Commercio di Salerno. Tant’è che nel ricorso si legge: «I provvedimenti impugnati sarebbero illegittimi per violazione del principio di imparzialità, in quanto nella riunione del Comitato Portuale del 26 settembre 2014 (parere numero 17/2014) ha partecipato quale rappresentante della Camera di Commercio, Agostino Gallozzi, che è socio di maggioranza e presidente del Consiglio di Amministrazione, nonché legale rappresentante della Gallozzi Group s.p.a. e amministratore delegato della Marina d’Arechi s.p.a., due società che hanno un interesse in conflitto con l’imparziale perseguimento del pubblico interesse». Ma il Tar a quanto pare avrebbe accolto la richiesta della società «per violazione del principio di proporzionalità». A supporto il Tar aveva nominato come verificatore la Capitaneria di Porto di Napoli che, nella relazione ha evidenziato che la distribuzione non è compatibile «con il futuro assetto del porto». In particolare, si legge: «il prolungamento definitivo del molo Manfredi verso la diga di sopraflutto non consentirebbe una nuova distribuzione dei pontili con sbocco nel porto commerciale, in quanto l’area verrà totalmente riconvertita per ospitare il traffico crocieristico e, quindi, tutte le attività presenti nella citata area dovranno essere de localizzate all’esterno del porto commerciale». Secondo la Capitaneria di Porto, ancora : «in attesa del completamento dei lavori di potenziamento del molo Manfredi e della conseguente delocalizzazione all’esterno del Porto commerciale dei pontili galleggianti destinati all’ormeggio delle unità da diporto, si potrebbe ipotizzare una soluzione tampone, che consentirebbe di mantenere inalterati gli specchi acquei e i pontili galleggianti».