di Erika Noschese
Continuano, seppur tra non poche difficoltà, gli interventi in cantiere per il Ponte dei Diavoli. Una battaglia questa avviata, la scorsa legislatura, dalla consigliera comunale Sara Petrone che, anche fuori da Palazzo di Città, ha lavorato incessantemente per trovare i fondi necessari all’intervento di riqualificazione di uno dei simboli del capoluogo di provincia, per anni dimenticato dall’amministrazione comunale di Salerno a causa dei conti in rosso. In questi giorni, infatti, sono in programma alcuni interventi, già stabiliti da cronoprogramma che saranno seguiti da alcuni interventi relativi alla struttura e alla pulizia della stessa, in attesa di fare andare in porto la riqualificazione, anche l’Art Bonus, ovvero lo strumento individuato dall’allora consigliera Petrone. Adesso, gli operai procederanno a smontare il ponteggio, sostituita da una rete autosostenuta, meno ingombrante. Durante le fasi di montaggio e smontaggio saranno pulite le erbacce attorno alla struttura e con l’intervento dell’Università degli Studi di Salerno (che ha firmato una convenzione con il Comune proprio per la riqualificazione del Ponte dei Diavoli) sarà effettuato un rilievo rasoscanner per verificare la tenuta e le condizioni della struttura. Successivamente, una delle ditta che si è aggiudicata i lotti di manutenzione e che si è già occupata dell’installazione del ponteggio provvederà all’innalzamento della rete che sarà anticipato dalla pulizia con un diserbo. Contemporaneamente, l’Università effettuerà dei sondaggi per poter capire lo stato della struttura, preliminari alla progettazione degli interventi. Indagini che avranno dei costi pari a circa 20mila euro e che andrebbero reperite grazie ai donatori. Al momento, l’intenzione sarebbe quella di utilizzare i fondi a disposizione per la pulizia per poi coprire le somme necessarie per le indagini in programma. Soldi che necessariamente dovranno essere cercati attraverso l’Art Bonus, magari con un impegno maggiore da parte dell’amministrazione comunale che, in questi mesi, non ha particolare interesse per un progetto che potrebbe essere fondamentale. “Sarebbe fantastico riuscire ad ottenere 40mila euro tramite imprenditori locali per avviare tutto il progetto di messa in sicurezza magari grazie ai fondi del Pnrr, cosa allo stato attuale impossibile perché manca la progettazione, passaggio necessario per poter accedere a fondi pubblici”, ha spiegato Sara Petrone che, durante il suo mandato, non si è mai risparmiata e l’Art Bonus ha iniziato ad avere un seguito grazie a Gianluca Urti, della “Urti Re Projects Srl” che ha sposato il progetto con una donazione di 5mila euro. In questa fase, non mancano le difficoltà dettate dalla presa di posizione di alcuni enti coinvolti. Intanto, seppur attualmente fermo, l’ex consigliera Sara Petrone è fortemente proiettata verso il rilancio dell’Art Bonus per conquistare imprenditori locali e non e restituire alla città di Salerno un suo simbolo inconfondibile.