“In merito alle polemiche strumentali rivolte dal presidente De Luca nei confronti del Ministro Fitto, relativamente al presunto blocco delle risorse finanziarie in materia di coesione, si rileva ancora una volta che il peggiore interprete di una autonomia differenziata negativa e nel peggiore modo attuata in Campania già da moltissimo tempo nell’amministrazione regionale sia proprio il governatore De Luca. De luca infatti, in dispregio di quanto previsto da una legge approvata dal Parlamento italiano in materia di politiche di coesione, pensa di poter utilizzare le risorse destinate alla regione Campania secondo la sua visione personale dello sviluppo economico, sociale e infrastrutturale del territorio regionale, premiando i propri interessi politici piuttosto che quelli della comunità che amministra. Infatti bisogna ricordare al De Luca che le risorse sono nazionali e comunitarie e non regionali e che la destinazione delle stesse avviene secondo principi di complementarietà del Fondo di Sviluppo e Coesione con gli altri fondi relativi al PNRR e del programma regionale FESR in modo tale da consentire una efficace, efficiente ed equilibrata ricaduta in termini di sviluppo socio economico di tutto il territorio regionale rispetto invece a quanto accaduto nel passato relativamente alla spesa di tali risorse disperse in una miriade di piccoli interventi fino alle feste di paese e luminarie varie. D’altra parte ricordiamo tutti le numerose controversie di De Luca con gli enti territoriali come lo stesso Comune di Napoli e altri enti in riferimento alla destinazione di alcune risorse solo in cambio di una sua piena visibilità politica e amministrativa, come anche la localizzazione differenziata delle aree ZES solo in alcuni territori piuttosto che in altri. Ed è proprio questo il motivo ideologico della controversia tra chi come il governatore campano pensa di essere il padrone del territorio e delle risorse allo stesso destinate, credendo di essere l’unico a dover decidere in merito senza alcun confronto con il Governo centrale, e il Ministro Fitto che, nel rispetto delle leggi dello Stato e dei principi costituzionali e della delega del Presidente Meloni, si sta adoperando per la destinazione delle risorse per il reale interesse e sviluppo socio economico della Regione Campania come di tutte le altre regioni che contrariamente hanno già sottoscritto l’accordo di coesione con il Governo centrale tra le quali in prima fila la Regione Emilia Romagna pure amministrata da un presidente di centro sinistra. E a sconfessare De Luca è proprio il suo partito con il segretario nazionale e i rappresentanti parlamentari anche territoriali che nulla hanno dichiarato in riferimento a tale polemica strumentale che forse è destinata, come affermato da molti, ad avere visibilità politica sia per le elezioni europee che per quelle regionali del prossimo anno. Da entrambe De Luca sembra ormai escluso sia per gli scarsi risultati del proprio rappresentate al Parlamento europee, un ex capo della Procura di Salerno e procuratore nazionale antimafia che lo ha indagato tre volte e poi in pensione assoldato prima come assessore regionale e poi come parlamentare europeo senza che si abbia mai avuto traccia alcuna del suo operato, sia per quelli disastrosi nell’amministrazione regionale durante il suo mandato per circa ormai un decennio”. Lo dichiara l’on. Alberico Gambino, componente dell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia.
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