PISA – Arruffona, timida, lenta e impacciata, la Salernitana non riesce a dare continuità di risultati e cade sul campo del Pisa dell’ex Inzaghi. Le scelte iniziali di Breda, così come quelle prese a gara in corso hanno convinto poco. Ancora meno ha convinto l’atteggiamento di una squadra che, seppur sul campo della seconda in classifica, nonostante ottanta minuti giocati in superiorità numerica ha fatto poco o niente per provare a vincere e anzi puntualmente ha perso, pagando una disattenzione difensiva davvero incredibile su un fallo laterale. Si puntava allo 0-0 a prescindere e quando c’è stata la necessità di alzare il ritmo, oltre il consueto assalto di palloni lunghi, cuore e confusione, la Salernitana ha fatto il solletico ai padroni di casa. Il primo tempo ha regalato davvero pochissime emozioni. Il Pisa di Inzaghi ha provato ad essere arrembante nei primi minuti ma l’espulsione al 14’ di Marin, reo di aver colpito Tongya con una gomitata, ha rallentato i piani nerazzurri. Fin quando Inzaghi, ovvero per cinque minuti, non ha effettuato il cambio ridisegnando la squadra, inserendo Abildgaard per Meister, la Salernitana ha avuto un sussulto con un paio di occasioni più che altro potenziali: un’azione insistita chiusa da un tiraccio di Ghiglione e poi un cross dell’ex Cremonese su cui Cerri per poco non è riuscito a trovare la deviazione. Poi l’effetto superiorità numerica è difatti svanito, con la Salernitana che ha principalmente pensato a non subire più che ad offendere. C’è da dire che per l’intera prima frazione i granata, seppur non abbiano tirato in porta, al Pisa hanno concesso poco o nulla se non il tiro di Moreo che, dal limite, dopo uno scambio con Lind, non ha inquadrato lo specchio. Partita di lotta quella dei granata, spigolosa che Breda ha cercato di modificare apportando maggior qualità al centrocampo inserendo Reine-Adélaïde per Tongya ma assicurandogli la necessaria copertura inserendo anche Jaroszynski al posto di Njoh. Alla prima vera distrazione, però, la squadra di Breda è stata punita. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, Moreo, dimenticato da Lochoshvili e Jaroszynski da pochi passi ha messo in rete il gol del vantaggio. Caligara e Raimondo per Verde e Girelli sono state le mosse immediate di Breda con la Salernitana che ha cercato subito di reagire ma ina maniera decisamente poco lineare e ragionata e fin troppo arruffona per merito anche della pressione del Pisa di Inzaghi che ha spesso tolto il respiro ai portatori di palla granata. La squadra nerazzurra, seconda miglior difesa del campionato, si è piano piano abbassata, lasciando il pallone alla Salernitana che ci ha provato fino alla fine. Questa volta l’assalto tutto cuore e grinta non ha portato a nulla. La Salernitana è tornata così a mani vuote, qualche dubbio in più, la certezza di dover intervenire ancora sul mercato e quel distacco di quattro punti dalla zona salvezza che, a guardarlo, inizia davvero a mettere i brividi.
PISA-SALERNITANA 1-0
Pisa (3-4-2-1): Semper; Rus (71’ Calabresi), Canestrelli, Bonfanti; Touré, Hojholt (83’ Mlakar), Marin, Angori; Moreo (83’ Sernicola), Meister (19’ Abildgaard); Lind (71’ Piccinini). A disposizione: Nicolas, Loria, Vignato, Sussi, Solbakken, Arena, Morutan. All.: Inzaghi.
Salernitana (3-5-2): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione, Girelli (58’ Caligara), Amatucci (78’ Torregrossa), Tongya (46’ Reine-Adélaïde), Njoh (46’ Jaroszynski); Verde (58’ Raimondo), Cerri. A disposizione: Sepe, Hrustic, Bronn, Corazza, Soriano, Guasone, Stojanovic. All.: Breda.
ARBITRO: Pezzuto di Lecce (Mastrodonato di Molfetta-Niedda di Ozieri. IV Uomo: Pacella di Roma 2. VAR: Gariglio di Pinerolo. Assistente VAR: Di Vuolo di Castellammare di Stabia)
MARCATORE: 56’ Moreo
NOTE: Spettatori 10mila circa, 900 dei quali provenienti da Salerno. Ammoniti: Ghiglione (S), Lochoshvili (S), Girelli (S), Ferrari (S), Rus (P). Espulso al 13’ Marin (P). Calci d’angolo: 4-3 per il Pisa (1-0 pt). Fuorigioco 1-6. Recupero 2’pt, 3’st.






