Nessuna pioggia, un nubifragio di incarichi. In queste ore ad andare a spulciare sul sito dell’Asl non ci si riesce a capacitare di quanti incarichi siano stati banditi negli ultimi giorni. Come se l’attuale manager dell’Asl dovesse andare via, e come si è soliti fare, bisogna mettere a posto le cose e avviare le selezioni per promuovere chi deve essere promosso. E l’inghippo sta proprio qui.
Una volta per tutte la questione va denunciata. La legge regionale che ha approvato il regolamento aziendale in materia di valutazione e revoca degli incarichi dirigenziali dei medici è talmente preciso e ben fatto che lascia pochissimo spazio alla discrezionalità dei manager locali sia per la valutazione dei titoli sia per la valutazione delle eventuali prove orali nel corso delle selezioni per le scelte dei primari facenti funzione o altri dirigenti facenti funzione nelle more dell’espletamento dei concorsi.
Talmente ben fatto il regolamento regionale che la Asl di Salerno lo fa proprio (dovrebbe recepirlo sic et seimpliciter essendo un atto regionale) apponendo però una clausola che apre la porta a tutte le clientele possibili che erano impossibili nel regolamento regionale. La delibera 838 del 30 giugno 2021 dell’Asl di Salerno, infatti, recepisce il regolamento regionale, ma lascia al manager, o direttore generale, la discrezionalità di scegliere il primario facente funzione da nominare, tra i primi tre della selezione. Come a dire: “…..Il più bravo arriva primo…l’amico nostro arriva terzo, noi nominiamo primario il terzo….” Alla faccia dei malati, dei pazienti e della Legge.
La cosa più grave è che questa delibera chiaramente illegittima, che è un chiaro sotterfugio per aggirare la normativa e le linee guida regionali, viene firmata anche dai sindacati che si prestano ad un gioco al massacro. E così la delibera 838 praticamente, permette ai manager di nominare primari facenti funzione chiunque sia loro amico (basta arrivare terzo alla selezione non c’è bisogno che sia il primo o il più bravo o quello con più titoli) e poi dimenticarsi di effettuare il concorso definitivo per quel posto da primario. Così senza concorso ci ritroviamo negli ospedali primari a vita, fino alla pensione, che non avrebbero avuto il diritto di stare a quel posto.
Così per i primari, così per i responsabili o coordinatori di servizi, così per i direttori sanitari, così per tutti gli incarichi dirigenziali!
E chi controlla? Nessuno. Ma vi pare che a controllare un manager di una Asl possa essere chi lo ha nominato? Specie se il manager fa tutto quello che gli ordina il politico che lo ha nominato? Certo che no!
E quindi le nefandezze, le illegalità, le “schifezze” come le chiama De Luca, (che dovrebbe controllare essendo l’assessore alla sanità) restano tutte impunite. Anzi è meglio che non se ne parli. E’ meglio zittire i medici scomodi. E’ meglio far finta di niente! E se poi negli ospedali la gente muore sui tavoli operatori per interventi fatti da questi primari facenti funzione beneficiati dalla politica, o per terapie sbagliate, poco impoorta. Tanto loro vanno a curarsi in Veneto, dove la sanità funziona e dove le Asl non hanno la delibera 838 come a Salerno
1 Comment
Caro Presidente della Campania chiudi i PS perché mancano i medici? Ma davvero credi che abbiamo l anello al naso. Chiudono perché la tua gestione della sanità è ben nota a tutti…..quindi i medici scappano dai tuoi ospedali,quelli che gestisci col metodo De Luca.
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