Picchia ripetutamente la moglie, le attribuisce un amante quasi 80enne, la cosparge di alcol minacciandole di darle fuoco e la obbliga ad avere un rapporto sessuale orale che provvede a riprendere con il telefonino per poi inoltrare le immagini a terze persone. Con l’accusa di violenza sessuale è stato arrestato Gino D.M. residente a Montecorvino Rovella ma di fatto domiciliato a Giffoni Sei Casali. A firmare l’ordinanza è stato il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno Alfonso Scermino. L’uomo, un 33enne, è ora associato alla casa circondariale di Fuorni a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ad evitare il peggio sono stati i carabinieri del centro picentino che, su sollecitazione di un vicino, sono intervenuti presso l’abitazione dove il 33enne viveva con la moglie, sottraendo quest’ultima alle minacce ed alle botte che stava subendo. Era da circa sette anni che i due convivevano, dalla loro unione sono nato anche due bambini, affidati dal tribunale, al momento, alla nonna materna a causa della dipendenza dall’alcol di Gino D.M. che in passato aveva anche avuto problemi di tossicodipendenza. Le violenze nei confronti della compagna andavano avanti dal novembre del 2018. Alla fine dello scorso mese di gennaio la coppia riceve la visita di un amico. I tre trascorrono una piacevole serata, ma quando il conoscente, un 78enne, si congeda, Gino D.M.si scaglia contro la donna accusandola di averlo tradito con il 78enne. L’adulterio si sarebbe consumato nel momento in cui l’arrestato si sarebbe allontanato dall’abitazione per acquistare delle pizze che i tre hanno poi consumato insieme. Gino D.M. sosteneva di avere un video, registrato di nascosto, che provava il tradimento. Per sfuggire alla violenza la donna lascia l’abitazione e va a dormire a casa di un’amica. Il giorno seguente, a seguito di messaggi riconciliativi da parte di lui, i due si incontrano. Ma scoppia nuovamente la violenza anche in presenza di una terza persona e, anche mentre la coppia era in auto. Fu percossa talmente tanto che la donna svenne. A trasportarla in ospedale fu un ambulanza del 118. Raggiunta in ospedale, il compagno cambiò completamente atteggiamento al punto che lei nuovamente si convinse a tornare a casa con lui. Ritrovatisi tra le mura domestiche Gino D.M. cominciò ad accusare donna, a minacciarla di morte e a colpirla ripetutamente con pugni e schiaffi, picchiandola con un bastone di ferro. Successivamente, l’ha strattonata e cosparsa di alcol mentre brandendo un accendino la minacciava di darle fuoco e ucciderla. E’ a questo punto che l’uomo costringe anche la compagna ad avere un rapporto orale. Fortunatamente la vittima riesce ad allontanarsi e a trovare riparo in camera di letto mentre lui continua a minacciarla con un forchettone da arrosto vicino al quale aveva legato dei coltelli. L’arrivo dei carabinieri evitano il peggio e salvano la donna. Pina Ferro
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