Il cavaliere di Lecce infrange la maledizione e dopo 24 anni regala all’Italia il sogno del Gran Premio Roma. Assente la riviera, per loro “niente tuffo nell’acqua”.
Dal nostro inviato GIULIA IANNONE
E’ calato il sipario tra gli applausi sull’86° edizione del CSIO di Piazza di Siena. La giornata di chiusura era iniziata presto con la prima gara, una 145 accumulator competition, che ha salutato il trionfo dello Svizzero Niklaus Rutschi su Carassina ( 2009-Svi) che ha chiuso nel tempo eccellente di 41.97. alle sue spalle la neozelandese Samantha Mcintosh su Estina (Nzl-2004) che ha fermato il cronometro a 43.85, mentre sul gradino basso del podio si è attestato il brasiliano Cassio Rivetti su Kaiser Van Het Lambroeck ( Bel-2010) con 45.08. Ma la gara clou della giornata è iniziata alle 12.15: tutto il pubblico in fermento, assiepato in ogni dove per seguire il fantomatico Gran Premio Roma, over two rounds, nella speranza di vedere infranta la maledizione di questa competizione: la vittoria manca al nostro paese dal lontano 1994 , quando Arnaldo Bologni si impose in sella al mitico Mayday. Oggi però l’incantesimo è finito e la pozione magica si chiama “Lorenzo De Luca in sella al sauro volante Halifax van het Kluizebos” uno splendido castrone del 2007 belga da Heartbreaker. Quarantanove i binomi a partire, si ritirano ben 8 big dell’equitazione internazionale: l’olandese Jeroen Dubbeldam molto contrariato su un Zenith, che davvero non riesce a ritrovare se stesso, Scott Brash sulla rodatissima Ursula XII, Luca Marziani e poi Luigi Polesello, Gianni Govoni con Evenzo – bellissimo olandese che ricorda molto Antonio, ma ancora da fare dall’alto dei suoi 9 anni e ancora da mettere a puntino- , Alberto Zorzi con Danique femmina dal caratterino alquanto difficile visto che costringe il cavaliere veneto a salire in campo. Altri 25 chiudono il giro con troppi errori, tra questi spiccano binomi del calibro di Steve Guerdat con una esperta Bianca o Harrie Smolders che sembrava poter essere candidato eccellente di questo agone al trionfo. Entrano in 12 alla seconda manche, sono 8 i netti al primo giro. Tra questi netti c’è il giro eseguito a puntino del nostro Lorenzo De Luca, assieme a quelli chiusi come un ricamo sull’erba dell’ovale di Piazza di Siena del giovane talento irlandese Bertram Allen e Edwina Tops Alexander. Anche Luciana Diniz con la sua piccola saura di 14 anni Fit for fun , sembra essere una candidata scomoda al secondo giro, perché spesso ha abituato il pubblico a vere e proprie acrobazie in fuga contro il tempo. Ma alla fine il testa a testa avviene tra due : Bertram Allen su Hector – che chiude agile come una molla sul grigio dalla coda folta e fluttuante ed il cronometro scatta a 45.97 e Lorenzo De Luca, che sembra veramente inspirato oggi, ed interpreta il tracciato come un computer con freddezza, precisione, temperamento e saggezza…e termina a 45.37. Il pubblico romano è in delirio perché il miracolo è compiuto! La classifica, dunque, vede al secondo posto Bertram Allen ed al terzo posto l’australiana Edwina Tops Alexander sul baio castrone belga del 2008 da Diamant de Semilly – a dir poco stupendo per morfologia, cuore, potenza e agilità- Inca Boy van’t Vianahof che chiude col tempo più comodo di 51.67. Giusto per l’esattezza storica, che può piacere ad alcuni lettori, era dal 1976 che l’Italia non faceva scrivere sull’albo d’oro del concorso la doppietta di una affermazione in Coppa delle Nazioni e gran Premio Roma. L’ultimo ricordo è legato a Piero D’Inzeo su Easter Light, nomi che equivalgono a mitologia sacra della nostra equitazione senza tempo. Lorenzo De Luca in conferenza stampa era assolutamente raggiante, oggi ha finalmente realizzato il sogno di “vincere” la gara storica di Piazza di Siena. “Sono contentissimo, forse ancora non l’ho realizzato – continua – è una soddisfazione incredibile essere davanti al pubblico di casa. Il bello è che questo era un mio sogno e la mia scalata fino a qui può essere di ispirazione anche per molti giovani.” Ed ha aggiunto” In barrage sono partito subito all’attacco. Mi sono voluto assicurare l’ultimo salto, ma per tutti gli altri ho seguito il massimo ritmo. ll cavallo lo monto veloce perché lo conosco benissimo. Fin dal primo giorno ho continuato a ripetere a chi mi chiedeva che lo sentivo in super forma e oggi mi ha dato tutto: ho montato per vincere”. Il cavaliere pugliese oggi d’istanza in Belgio ha definito il percorso dello Chef de piste Uliano Vezzani delicato e da montare con cura in ogni sua parte e segmento. In merito invece all’assenza della riviera nella costruzione del medesimo GP Roma, Uliano Vezzani ha prima risposto con ironia e simpatia “ L’ho tolta assolutamente per Lorenzo, perché gli voglio bene, altrimenti oggi ci sarebbe finito dentro” e terminato lo scherzo ha, invece, offerto la spiegazione tecnica, ossia che da Direttore di Campo non ama far saltare tanto ai cavalli questo tipo di salto, assolutamente poco didattico “ L’ hanno già saltata il giovedì in preparazione della Coppa, ed in nations Cup per ben due giri, mi sembrava già troppo. Anche a Samorin ho scelto ti togliere questo elemento nel Gran Premio della Domenica. Inoltre ho voluto anche favorire gli addetti di campo che avrebbero dovuto smontare questa riviera di plastica in fretta e furia in previsione delle altre gare post Gran Premio. Dovete sapere che da Chef de piste, ci sono da curare tanti dettagli”. Lorenzo De Luca ha dichiarato che dopo Roma sarà in gara a Saint Tropez e Cannes con due cavalli nuovi di nome Jeunesse e Flipper.