Piazza della Libertà, i commercianti fanno ricorso al Tar - Le Cronache
Attualità

Piazza della Libertà, i commercianti fanno ricorso al Tar

Piazza della Libertà, i commercianti fanno ricorso al Tar

di Erika Noschese

Non c’è pace per i locali commerciali del sottopiazza della Libertà. Mentre è ancora in corso la pratica per l’accatastamento, infatti, partono i primi ricorsi per le assegnazioni. Al momento, non è ben chiaro quanti siano i commercianti che avrebbero già chiesto l’intervento del tribunale regionale amministrativo ma di certo c’è che qualcuno contesta il metodo per l’assegnazione e, di conseguenza, i criteri adottati per la valutazione. A fine marzo, a Palazzo di Città sono stati firmati i contratti preliminari di locazione. La stipula dello schema di contratto con gli assegnatari dei moduli, così come previsto dalla delibera di Giunta Comunale numero 64 del 21 marzo 2022 era finalizzata al completamento dei lavori volti a rendere fruibili all’uso i locali, attualmente allo stato grezzo e non delimitati nella superficie, entro il termine massimo di quattro mesi dalla consegna, nelle more del completamento del procedimento amministrativo di accatastamento dei locali. Ad avanzare la richiesta per insediare le proprie attività a piazza della Libertà, la più grande d’Europa, sono stati: Exclusive Catering Srl con sede in via San Leonardo; Smart Srl con sede in via Luigi Guercio; Ormeggi piazza Libertà Srl con sede in via San Leonardo; Pelosi Antonio con sede in via Posidonia; Station Srl con sede in piazza V. Veneto; Moolighe Café con sede in piazza Casalbore; impresa individuale di Vitolo Giovanni; Cristino Dario Srl impresa individuale; 50’S Heaty Srl con sede in via Delle Ginestre; Css Srls con sede in via Roma; Centro Storico Srl con sede in via Roma; Bistrò Srl con sede in via Roma; Generchef Srl con sede in via Roma; Moda’s Sas con sede in via Pietro del Pezzo; Cava Ristoro Srls. Ad occupare i locali saranno: Generchef, Rosso Sapore, Ugo Santucci, Olio18, Grafio, Angelo Aliberti e La Marina tutte domande, queste, presentate con il primo bando che risale ad almeno dieci anni fa. Con il passare degli anni, infatti, cinque hanno rinunciato e al momento non sono stati ancora assegnati questi locali mentre inizia una guerra giudiziaria che, verosimilmente, andrà avanti per le lunghe.