di Andrea Pellegrino
Archiviata la vela di Bofill a Piazza della Concordia, c’è il nuovo Pua per l’area firmato dal milanese Dante Benini. Un progetto presentato nel corso della conferenza “Investire a Salerno” tenutasi a Milano qualche mese fa, ed annunciato durante l’incontro di fine anno con la stampa del sindaco De Luca. Trecentocinquanta milioni di euro l’investimento previsto per stravolgere il triangolo Stazione ferroviaria, Piazza della Concordia e Cittadella Giudiziaria. Un mastodontico intervento, almeno secondo le prime immagini mostrate dall’architetto Benini che spazzerebbe via l’esistente, lasciando il dovuto spazio invece per nuovo cemento. Come un mega grattacielo, con tanto di pista d’atterraggio per elicotteri, che fronte mare prenderà il posto della vela di Bofill (l’archistar del Crescent) e che si affaccerà su un ulteriore e probabilmente inutile (considerate l’esperienze in corso) porto turistico. Insomma il cemento non mancherà a Piazza della Concordia mentre resta comunque prevista la vendita dei diritti edificatori di piazza Mazzini, attualmente bloccata dal Tar di Salerno, con la conseguente costruzione di un edificio. Ancora una nuova viabilità e nuove strutture che si estenderanno fino all’attuale incompiuta Cittadella Giudiziaria. Sempre secondo le immagini pedonalizzata dovrebbe essere l’area antistante la stazione ferroviaria mentre zone verdi sono previste nei pressi di via Vinciprova. Ad essere interessati all’imponente progetto pare vi sia l’Aniem, l’associazione nazionale dei costruttori salernitani, capeggiata da Pietro Andreozzi, lo stesso che di recente si è visto bocciare il progetto per la costruzione di box interrati in Piazza Cavour. Ma ora pare che la cordata di imprenditori voglia puntare tutto sull’opera firmata da Benini, allievo, tra l’altro di Oscar Niemeyer. Un nuovo radicale intervento urbano che, probabilmente, ancor più del Crescent stravolgerà una parte consistente del cuore della città. Chissà se almeno questa volta si vorrà chiedere l’opinione dei salernitani prima di iniziare, cercando di evitare gli errori del passato. Caso Crescent docet.