di Eugenio Verdini
Il commissariamento del Piano di Zona da parte della Regione fa sentire ancora i suoi effetti tra polemiche ed attacchi di forze politiche contrapposte. Tra vicende giudiziarie ed una quantomeno distratta gestione commissariale del Comune, l’organismo di gestione delle programmazioni sociali ha subito gravissimi colpi alla credibilità ed alla sua capacità di dare risposte ai disagi della comunità, fino appunto al commissariamento che in qualche modo si vorrebbe evitare. Ma le opposizioni non sono tenere con l’Amministrazione comunale, che pure ha messo mano al settore solo da alcuni mesi. «Questo commissariamento – accusa il capogruppo consiliare di Italia Viva – Emilio Masala – è il punto più basso raggiunto nella storia delle politiche sociali di Eboli, nessuno poteva immaginare che l’amministrazione Conte si facesse sostituire dalla Regione per erogare prestazioni ai concittadini in difficoltà. Hanno perso tante occasioni, da ultimo la diffida del marzo 2022, che l’amministrazione Conte ha disatteso. Quello che più preoccupa è il contenuto delle dichiarazioni dell’assessore Curcio, lasciato tra l’altro da solo senza neanche l’evanescente assessore Masiello. Dopo ben otto mesi di amministrazione, piagnucolare per la carenza di personale, citare covid ed inchieste, che nulla hanno a che fare con le inadempienze censurate dalla Regione, è l’ennesima dimostrazione di un gruppo di persone che non avevano e non hanno idea dei problemi e delle soluzioni. Ad Eboli è andato in onda il “Grande Bluff” di una classe politica che, tra interrogazioni parlamentari solo scenografiche, assenze alla conferenze di servizi, telefonate non ascoltate da Prefetto e Regione, immondizia, case da abbattere e criminalità diffusa sta devastando l’anima ed il cuore di Eboli». Al di là delle polemiche, sembra delinearsi in queste ore il tentativo di evitare il commissariamento dell’Ambito, completando tutte le procedure prima che sia nominata la commissione di gestione. Ieri mattina, con la programmazione ormai pronta, c’è stata la concertazione con sindacati e terzo settore. Lunedì, invece, è convocato il coordinamento istituzionale per l’approvazione definitiva. Si tenta così di inviare la programmazione in Regione, prima che vengano nominati i tre commissari, gettando le basi per il venire meno della motivazione che ha portato al commissariamento.