di Erika Noschese
Farà ricorso al Consiglio di Stato Vincenzo Petrillo, candidato sindaco per il comune di Castel San Giorgio dopo la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso e, di fatti, non lo ha riammesso nella competizione elettorale. A poche ore dalla presentazione delle liste, infatti, la commissione elettorale ha escluso la lista Castel San Giorgio nel Cuore per un cavillo burocratico. Petrillo ha portato in causa il Ministero dell’Interno, Prefettura di Salerno, Seconda Sottocommissione elettorale circondariale di Nocera Inferiore per chiedere l’annullamento del verbale. Nello specifico, la seconda Sottocommissione elettorale circondariale di Nocera Inferiore, costituita in vista delle elezioni amministrative del 12 giugno 2022, ha ricusato la lista “Castel San Giorgio nel cuore – Petrillo Sindaco”, presentata ai fini della partecipazione alla competizione elettorale relativa al Comune di Castel San Giorgio rilevando che “i fogli contenenti le firme dei sottoscrittori sono separati singolarmente tra loro; non sono materialmente collegati (né da spille né da firme né da timbri di congiunzione); né tantomeno dal singolo foglio è possibile ricavarne il collegamento tra firma e lista presentata. La documentazione, inoltre, si compone di 9 atti separati i quali mancano degli elementi identificativi della lista presentata. Il ricorso è stato presentato da Petrillo Vincenzo, Faiella Mattia, Maiale Domenico, Provitera Gaetano, Donato Guerino (rispettivamente candidato alla carica di sindaco, delegati per la lista “Castel San Giorgio nel cuore – Petrillo Sindaco” ed elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune che hanno impugnato il provvedimento l’erroneità in quanto la documentazione prodotta risulterebbe unitaria; infatti le firme sono state raccolte utilizzando il modello ministeriale (che non indica la necessità di apporre su ogni foglio gli elementi identificativi della lista) e autenticate da un unico pubblico ufficiale in un unico contesto spazio-temporale, la dichiarazione di presentazione delle candidature riproduce il simbolo e la denominazione della lista, i fogli recanti le firme sono stati compilati alla presenza del pubblico ufficiale autenticante e ricompresi in un unico plico, l’atto principale di presentazione della lista precisa che il numero delle sottoscrizioni è pari a novantasei e che le firme sono contenute in nove atti separati, l’autenticazione delle firme attesta altresì che le stesse sono state apposte sui moduli allegati alla dichiarazione di presentazione del candidato, le istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature non contemplano la congiunzione dei fogli mediante spille, firme e timbri. Il Tar ha dunque respinto il ricorso. Petrillo ha quindi annunciato l’intenzione di fare ricorso al Tar e nei prossimi giorni si metterà la parola fine a questa vicenda.