Peste Suina, le richieste del Parco al commissario - Le Cronache
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Peste Suina, le richieste del Parco al commissario

Peste Suina, le richieste del Parco al commissario

Sta assumendo connotati molto seri l’emergenza della peste suina africana nel Vallo di Diano. Il presidente dell’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni Giuseppe Coccorullo incontrerà nei prossimi giorni il commissario straordinario Vincenzo Caputo. A loro si uniranno i sindaci dei diciassette comuni oggi in zona rossa: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. 

La richiesta che essi porteranno è semplice: la possibilità di far intervenire i selecontrollori che potranno abbattere i capi anche nel periodo attuale in cui cioè la stagione della caccia non è ancora iniziata. Una richiesta semplice ma che rientra anche nel percorso di limitazione della presenza di ungulati nel territorio. Attualmente si sta vivendo un’emergenza nell’emergenza, seppur il virus sviluppi una patologia limitata ai suini, maiali e cinghiali nello specifico, e che non ha la capacità dunque di attaccare l’essere umano. Il salto di specie, per essere chiari, non può avvenire, a differenza di altre pericolose malattie che negli ultimi anni hanno scatenato tragiche pandemie come il virus dell’ebola o il ben più famigerato corona virus. Un vertice simile a quello che ci sarà tra Parco, commissario e cittadini si è tenuto in Basilicata. «Urgeva sedersi attorno ad un tavolo di confronto istituzionale e fare il punto della situazione per procedere in modo spedito e con cognizione di causa nel fronteggiare il virus della Peste suina africana qualora si presentasse anche in Basilicata”.

Sono parole dell’assessore regionale alla Sanità lucana Francesco Fanelli, il quale, insieme all’omologo dell’ambiente Cosimo Latronico e a quello all’agricoltura Alessandro Galella, ha partecipato a un incontro con il commissario Caputo. Durante la riunione, è stato ricordato che con una delibera firmata dal presidente della Regione Vito Bardi, lo scorso 3 giugno, è stato disposto che “dopo l’accertamento di alcuni casi di peste suina africana nei comuni di Sanza e Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, è stata istituita in maniera preventiva, la ‘zona infetta’ nei comuni di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola, in provincia di Potenza”. La “zona infetta preventiva” prevede il rafforzamento della sorveglianza passiva con ricerca attiva di carcasse di suini selvatici, una apposita segnaletica su strada, l’implementazione delle attività di abbattimento selettivo del cinghiale, la verifica negli allevamenti suinicoli del rispetto delle misure di biosicurezza.

«L’incontro – fanno sapere dal Palazzo della Regione – è stato utile per la messa a punto della strategia politica, per un efficiente monitoraggio, coordinamento e contenimento in Basilicata della diffusione del virus. «Urgeva la definizione di un programma operativo e contenitivo condiviso con i referenti istituzionali regionali dell’ambiente e dell’agricoltura – concludono – nella piena condivisione di intenti, dobbiamo vigilare per una corretta e puntuale applicazione dell’ordinanza».