Un lunedì di passione al comitato provinciale del Partito Democratico. Col giungere dei dati l’aria che si respirava nella sede di via Manzo si è sempre più appesantita. Exit poll e sondaggi quanto mai più inesatti, uniti alla speranza di essere vincitori, dopo un governo tecnico, che non ha migliorato la situazione, hanno reso il pomeriggio elettorale al Pd Salerno quando più carica di rimpianti. ‹‹Il dato nazionale parla chiaro – Nicola Landolfi segretario provinciale Pd – al Senato manca una maggioranza netta. Per quanto riguarda il risultato di Grillo, io me lo aspettavo. Il Movimento 5 stelle non dev’essere sottovalutato poiché ha avuto i numeri per arrivare al Senato e quindi non deve essere preso sotto gamba. Il gran numero di voti ricevuto dalla compagine di Grillo, dimostra che c’è enorme difficoltà che viene recepita dalla popolazione e torna alla politica come voto al M5S››. Un momento di enorme crisi, non solo per la nazione, ma anche e soprattutto per il Partito Democratico: ‹‹La situazione dimostra, quando mai prima d’ora, che c’è bisogno di guardarci e riflettere sul risultato – l’onorevole Fulvio Bonavitacola – presto sarà fatto il Congresso nazionale del Partito Democratico, in quest’occasione sarà giusto interrogarsi sulla possibilità di mutare gli organi a livello nazionale››. Un voto che non ha lasciato indifferenti nemmeno i vertici cittadini del Pd, l’assessore alla cultura Ermanno Guerra ha commentato così: ‹‹E’ sicuramente un risultato molto al di sotto delle aspettative. In questo giorno così negativo per il Partito Democratico c’è solo la nota positiva del dato cittadino, dove c’è stata una netta vittoria a dispetto di quanti si aspettavano un tracollo anche Salerno››. Elezioni politiche che non andranno in nessun modo ad influenzare le amministrative, questo secondo l’assessore all’annona Franco Picarone: ‹‹Sicuramente sono dati che fanno riflettere, però sicuramente non andranno a mutare gli assetti nei singoli comuni. Le elezioni di maggio saranno andranno a vantaggio dei candidati, che sapranno farsi valere, senza che le votazioni nazionali possano togliere voti a chi s’è fatto valere in questi anni. Tuttavia c’è molto rimpianto, durante le primarie s’era riuscito a dare uno slancio che aveva fatto ben sperare››. Tino Iannuzzi deputato del Pd, commenta: ‹‹Il voto al Senato è segno di frammentazione del pensiero degli italiani, dovremo considerare questo risultato e prendere le giuste contromisure››.
26 febbraio 2013