di Erika Noschese
Gli interventi di riqualificazione al parco del Mercatello hanno inevitabilmente reso off limits l’unico polmone verde della zona orientale di Salerno. I lavori dovevano terminare nel mese di luglio ma, ad oggi, non vi è alcuna traccia rispetto ad una possib ile apertura e lo stato di degrado in cui versa l’area verde è evidente ai tanti cittadini che ne richiedono la riapertura immediata. Ad intervenire nei giorni scorsi il coordinatore cittadino di Europa Verde, Raffaele Di Noia che ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli.
Di Noia, verde pubblico in città. La situazione è drammatica, si può parlare di emergenza?
«Il fatto che Salerno si trovi in una situazione d’emergenza è sotto gli occhi di tutti. La domanda da porci però è perché siamo in questa situazione. Secondo noi si è in emergenza a causa dell’assenza totale di una coscienza ambientale da parte del Comune di Salerno. Quando vi fu il problema con le cooperative, con il conseguente blocco della manutenzione del verde pubblico, presentammo all’Amministrazione diverse proposte tra cui quella di far adottare piccole aree verdi a gruppi di commercianti, cittadini ed associazioni. Un modo per aiutare il Comune in una situazione di difficoltà. Non ci hanno nemmeno risposto, né in via ufficiale né in via informale».
Lei di recente ha acceso i riflettori sulle condizioni del parco Mercatello, unico polmone verde della zona orientale chiuso…
«Era nostro dovere farlo. È stata sottratta ai cittadini di Salerno un’area verde di enormi dimensioni. Una delle poche rimaste dopo la cementificazione compiuta in città. Oltre il Parco del Mercatello però vorrei porre l’attenzione anche su altre aree inutilizzate come quella del Parco Arbostella, gestita da Salerno Solidale e che chiude nel mese di giugno e riapre a settembre. Significa sottrarre ai cittadini salernitani un ennesimo luogo d’aggregazione, di sport con i suoi campi di calcetto e la piscina, e di sollievo, dove potersi rifugiare nei momenti in cui il caldo diventa più torrido».
A due anni dalla riconferma del Sindaco Napoli qual è il suo bilancio rispetto a questa amministrazione?
«Purtroppo fallimentare. In tutta sincerità, avevamo creduto nel sindaco Napoli e nella sua gestione ma dobbiamo ammettere che ci ha profondamente deluso. Salerno è una città abbandonata. Abbiamo auto elettriche che non sappiamo dove ricaricare poiché completamente sprovvista di colonnine elettriche, un verde pubblico totalmente lasciato all’incuria e ai topi e potrei continuare. La favola della città europea è svanita definitivamente nel nulla, anche per chi ci aveva creduto, in pochi anni di gestione. È un vero peccato perché con un minimo di lungimiranza Salerno potrebbe dare davvero tanto».
Quali proposte per riprendere il verde in città e realizzare magari dei viali verdi come Europa verde auspica?
«Innanzitutto io non parlerei di proposte ma azioni di recupero di tutto ciò che è stato distrutto in questi anni, a partire dalla ripiantumazione sistematica degli alberi tagliati da questa Amministrazione, da via Allende a via Generale Clark. Recuperare le aiuole dove le piante soffocano in recinti di cemento costruiti con superficialità. Riprendere dalla base. Questa città va ricostruita completamente in un’ottica di recupero anche ambientale oltre che urbanistico, che questa gestione non ha dimostrato minimamente di avere».
Provinciali 2024, se le venisse chiesta la candidatura accetterebbe?
«Io non parlerei di candidature singole. La politica di un gruppo come quello di Europa Verde, con idee chiare e delle tematiche ben definite da portare avanti, è quella di puntare su gruppi di lavoro, come già fatto a Salerno con i clean up, a Sarno e a Pontecagnano. Per Europa Verde l’obiettivo è quello di tutelare l’ambiente per proteggere non solo il nostro ecosistema ma noi stessi dall’aggressività dell’uomo. Se per fare questo servirà cambiare i soliti volti che per anni hanno gestito e, di fatto, ignorato tali problematiche, allora ci faremo trovare pronti. E non solo per le provinciali ma anche per le amministrative e le regionali. Non abbiamo ancora deciso chi, ma di sicuro so che ci saremo, come gruppo di lavoro che sa cosa vuole ma soprattutto cosa non vuole più vedere nelle proprie città».
Verde pubblico ma non solo, tanti i problemi che attanagliano la città di Salerno e tra questi il trasporto pubblico locale. Quali soluzioni?
«Dare delle soluzioni semplici e veloci a problemi come quello del trasporto pubblico che Salerno si porta dietro da decenni sarebbe presunzione. Non c’è una ricetta precisa. I problemi vanno affrontati dando delle priorità, risolvendone uno per volta e in maniera definitiva, per non farli riemergere più avanti. Servono investimenti lungimiranti ma anche ottimizzazione di risorse mal gestite, con nuova energia, cosa che questa Amministrazione stanca dopo 20 anni di predominio, non ha più».