
La Corte di Cassazione rigettato il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa contro l’ordinanza del Tribunale del riesame di Firenze e ha confermato l’estraneità del dottor Luciano Brigante agli accordi intercorsi tra i pazienti e gli altri medici coinvolti nella vicenda e la non ravvisabilità del reato di concussione in capo allo stesso.