di Andrea Pellegrino
Con Matteo Renzi l’intesa è a metà. Tra Vincenzo De Luca e l’ex premier i rapporti non sarebbero come quelli di un tempo. Renzi non si fiderebbe al 100 per cento, considerato anche il pesante risultato negativo incassato al referendum, nonostante una intensa campagna referendaria in Campania. Vincenzo De Luca, dall’altro lato, non sarebbe totalmente convinto di ritornare tra le braccia del rottamatore, ora che la certezza di ritorno al Governo si affievolisce sempre di più, anche sotto i colpi delle inchieste giudiziarie. Però i due si sopportano. Così come il Pd campano sopporta il governatore. Anche se alle primarie del 30 aprile i renziani dovrebbero correre separatamente: da un lato i deluchiani, dall’altro tutto il resto del partito, sotto la guida di Umberto del Basso de Caro. In pratica due liste di sostegno a Renzi con caratteristiche ben diverse ma il medesimo obiettivo: quello di strappare seggi all’assemblea nazionale del Partito democratico. Tutto questo, naturalmente, in vista delle prossime elezioni politiche. Fondamentalmente, tutti sognano Roma. Così le primarie altro non saranno che posizionamenti in vista delle composizioni delle liste. Nel salernitano, Tonino Cuomo ribadisce il sostegno ad Andrea Orlando, opzionando così la ricandidatura al parlamento. Il guardasigilli starebbe recuperando terreno. Rappresentante nella commissione provinciale è Giuseppe D’Ascoli. Si dice che la candidatura del ministro della giustizia sia vista, inoltre, di buon occhio anche da Ugo Carpinelli, ex consigliere regionale e già sindaco di Giffoni Valle Piana, e dal gruppo cavese che fa capo a Flora Calvanese, in netto contrasto con le posizioni di Matteo Renzi. Simone Valiante, invece, resiste con Michele Emiliano. In commissione provinciale c’è Riccardo Orlando Ruocco, segretario del Pd di Vallo della Lucania. Ma accanto al congresso ci sono anche le prossime elezioni amministrative. Il Pd, oltre ad aver stretto l’intesa a Nocera Inferiore con Manlio Torquato, pare che abbia trovato la quadra anche a Mercato San Severino. Qui circola il nome di Vincenzo Bennet, già candidato alle elezioni regionali nel 2010. Anche i Dp (democratici e progressisti) si organizzano anche per le prossime elezioni amministrative. Nel mentre recuperano adesioni. In settimana potrebbero ufficializzare il proprio passaggio, formando il gruppo consiliare a Salerno, i consiglieri Antonio Carbonaro e Peppe Ventura, nonché l’assessore Mariarita Giordano. Ma il movimento cresce anche nell’Agro. «Il Pd nell’Agro – spiega Antonio Polichetti (esponente di Dp dell’Agro) – perde iscritti storici a Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Scafati, Siano e Pagani. Solo con il soccorso di transfughi di altri partiti che transitano in Campania Libera, riesce a contenere le perdite. In tal modo il partito nell’Agro e in tutta la provincia, subisce una mutazione genetica. Perde militanti storici, acquisisce ceto politico che cambia casacca in riferimento al colore di chi guida la Regione. Con Caldoro ieri. Oggi con il Pd? Domani? Noi continuiamo il nostro lavoro teso a coinvolgere la base tradizionale che mostra sempre più insofferenza verso questo indegno spettacolo. Si aggiunga a ciò – prosegue – gli accordi con amministratori di destra a Nocera Inferiore, Battipaglia e Pagani e si può stabilire a tavolino anche il risultato delle primarie. Nei prossimi giorni promuoveremo forum tematici per precisare la nostra piattaforma programmatica. Alle amministrative andiamo senza pregiudiziali verso il Pd. Dove compie scelte chiare di centro sinistra, noi ci saremo. Dove si accorda con la destra non saremo insieme». E, a proposito di centrodestra, per ora, non pervenuto il quadro complessivo. Anche se è partita la corsa per garantirsi un seggio parlamentare. Quanto alle amministrative, questa sera alle 19,00, si riunirà il direttivo provinciale, sotto la guida del commissario Enzo Fasano. All’ordine del giorno le elezioni che si terranno a Nocera Inferiore, Agropoli (qui non si esclude la candidatura a sindaco di Mario Capo), Capaccio e Mercato San Severino. Ma i casi politici più spinosi riguarderebbero Capaccio e Nocera Inferiore. Nel primo caso l’asse Ciccone – Zitarosa vorrebbe Sica sindaco, mentre Cardiello spingerebbe per Palumbo. Nel comune dell’Agro, invece, a tener banco è il caso Roscia (commissario cittadino) che bloccherebbe le trattative con Pasquale D’Acunzi. L’imminente adesione di Giovanni Romano a Forza Italia potrebbe risolvere, invece, la partita a Mercato San Severino. A Buccino, invece, blindata la candidatura di Gregorio Fiscina, eletto recentemente in Consiglio provinciale. Il direttivo provinciale azzurro affronterà anche la vicenda Salerno. Qui per il coordinamento cittadino era stato avanzato il nome del consigliere provinciale Ciro Russomando.