Pd nervoso: i napoletani non voteranno Cirielli - Le Cronache Attualità
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Pd nervoso: i napoletani non voteranno Cirielli

Pd nervoso: i napoletani non voteranno Cirielli

“La Campania tiene”. Il parlamentare dem lo rimarca ostentando sicurezza. Il nervosismo tra le truppe di Schlein, pero’, e’ palpabile: la migrazione di consiglieri vicini al governatore uscente sui lidi di Forza Italia e’ guardata con “attenzione”, ma senza “eccessiva preoccupazione” da un maggiorente dem. Qualche parlamentare campano azzarda anche l’idea che si possa trattare di una manovra dello stesso De Luca per mantenere una sua ‘golden share’ sul prossimo consiglio comunale, indebolendo la futura maggioranza. Nonostante questo, per i dem la conferma della Campania “regione rossa” e’ quanto mai vicina. Una fiducia da ricondurre ai dati in mano al Pd che, viene riferito, danno il candidato di centrosinistra, Roberto Fico, circa dieci punti avanti, “fino a questo momento”. Pallottoliere alla mano, De Luca ha ottenuto cinque anni fa il 69,4 per cento dei voti, di cui il 13,30 per cento con la lista De Luca e il 16,90 per cento con la lista del Pd. Il resto era suddiviso fra il 7,38 per cento di Italia Viva e una selva di piccole liste (in tutto erano 15). Fico puo’ contare ora su 8 liste, fra cui quella del M5s che nel 2020 raccolse circa il 9 per cento. Le altre sono quelle del Pd, di Casa Riformista, Avs, Fico Presidente, A Testa Alta, Partito Socialista e Noi di Centro. Insomma, abbastanza per assicurare un 54-56 per cento, ragiona una fonte Pd. Il resto lo dovrebbero fare i dirigenti dei rispettivi partiti sul campo. Perdere la Campania, rappresenterebbe la bocciatura della linea “testardamente unitaria” di Elly Schlein e sarebbe un colpo potenzialmente fatale sull’asse Pd-M5s, con Giuseppe Conte si vedrebbe ‘bruciare’ un esponente di primo piano, l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Ma si tratta, come spiega un dirigente dem di primo piano di “un’ipotesi lunare”. Un deputato napoletano segnala, infatti, che tutti quelli che sono approdati al centrodestra sono esponenti civici o dei partiti di centro che difficilmente avrebbero trovato posto nelle liste del Pd o di una delle otto liste a sostegno di Fico. In ogni caso, “si tratta di consiglieri che spostano circa centomila voti”, aggiunge: poco per ribaltare un risultato che nel Pd sembra acquisito o quasi. E qui, il deputato campano inserisce un elemento forse campanilistico, ma che ha un suo peso specifico non trascurabile quando si tratta di Campania: “L’elettorato napoletano non votera’ di nuovo un salernitano. E Cirielli e’ salernitano”.